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Nuove scadenze fiscali: slittamento a causa del Coronavirus

nuove scadenze fiscali

L'emergenza coronavirus ha imposto delle nuove scadenze fiscali, con il calendario degli adempimenti che si sposta più avanti nel tempo. Vediamo i dettagli.

Il momento di crisi che attraversa il paese a causa dell’emergenza Coronavirus, inizia ad imporre delle scelte al governo anche in materia fiscale. Il primo provvedimento in tal senso tocca alcune delle scadenze fiscali ormai prossime. In particolare slittano le date relative a 730 precompilato e certificazione unica.

Quali sono le nuove scadenze fiscali 2020?

Il governo con il decreto legge 9/2020, recante “Misure urgenti di sostegno per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19”, ha definito un calendario con le nuove scadenze fiscali per il 2020.

Coinvolti diversi adempimenti:

  • certificazione unica;
  • comunicazioni all’anagrafe tributaria;
  • 730 precompilato.

Per il modello Redditi, invece, la scadenza era già fissata al 31 ottobre (2 novembre per il 2020), perciò non sono stati necessari interventi in merito.

Nuove scadenze certificazioni uniche 2020

Dal 9 al 31 marzo la nuova scadenza per la trasmissione telematica all’Agenzia delle Entrate delle certificazioni uniche 2020, relative ai redditi da lavoro dipendente del 2019.

Stessa data, 31 marzo, per il termine ultimo dell’invio delle certificazioni ai lavoratori dipendenti.

Se la certificazione, invece, riguarda redditi da lavoro autonomo, la scadenza resta quella del 31 ottobre. Data che cadendo di sabato slitta per il 2020 al 2 novembre.

Prorogate le comunicazioni all’anagrafe tributaria

Prorogate al 31 di marzo anche le comunicazioni all’Anagrafe tributaria relative a:

  • quote di interessi passivi e relativi oneri accessori di mutui agrari e fondiari;
  • contributi previdenziali e assistenziali degli enti previdenziali;
  • bonifici di pagamento per l’esecuzione di interventi di recupero del patrimonio edilizio e/o di riqualificazione energetica degli edifici, detraibili ai fini IRPEF;
  • spese per gli asili nido, spese universitarie e spese funebri, erogazioni del terzo settore.

Si tratta di comunicazioni che non devono essere fatte dai singoli cittadini, che ritroveranno queste informazioni nelle proprie dichiarazioni precompilate, ma dagli enti che percepiscono i relativi importi (come asili nido ed istituti bancari, ad esempio).

Nuove scadenze 730 precompilato 2020

Rientra nello slittamento delle scadenze anche il 730 precompilato 2020, per cui si prospetta un nuovo calendario:

  • dichiarazione precompilata disponibile sul portale dell’Agenzia delle Entrate a partire dal 5 maggio (anziché dal 15 aprile);
  • il termine ultimo per l’invio del 730 slitta al 30 settembre 2020.

Sorge però la questione rimborsi in busta paga, che scattano a dichiarazione inviata. Lo slittamento del termine ultimo di invio farebbe slittare anche i rimborsi ad ottobre, ma il governo precisa che si tratta appunto di un termine ultimo.

Questo significa che sarà possibile consegnare la dichiarazione anche prima di quel termine, se si decide di operare in autonomia sul sito dell’Agenzia delle Entrate.

Se invece ci si rivolge a CAF o professionisti abilitati, questi avranno circa due settimane di tempo per procedere con la trasmissione sulla base delle seguenti scadenze:

  • 15 giugno per le dichiarazioni presentate dal contribuente entro il 31 maggio;
  • 29 giugno per le dichiarazioni presentate dal 1° al 20 giugno;
  • 23 luglio per le dichiarazioni presentate dal 21 giugno al 15 luglio;
  • 15 settembre per le dichiarazioni presentate dal 16 luglio al 31 agosto;
  • 30 settembre per le dichiarazioni presentate dal 1° al 30 settembre.