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Ecuador, uccisi in carcere i colombiani accusati della morte del candidato presidenziale Villavicencio

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I sei colombiani sono stati uccisi mentre si trovavano nel carcere di Guayas 1 in Ecuador

I sei prigionieri coinvolti nell’assassinio di un candidato alle presidenziali in Ecuador, sono stati uccisi in carcere.

Ecuador, uccisi in carcere i colombiani accusati della morte del candidato Villavicencio

I sei colombiani erano stati imprigionati in Ecuador con l’accusa di aver assassinato il candidato presidenziale Fernando Villavicencio. Gli uomini sono stati uccisi venerdì in seguito a dei “disordini“. La prigione, che si trova nella città portuale di Guayaquil, è spesso teatro di sanguinosi scontri tra bande di narcotrafficanti. L’ente statale responsabile delle prigioni (SNAI), ha dichiarato in un comunicato che i detenuti uccisi nel carcere di Guayas 1sono di nazionalità colombiana e sono stati accusati dell’omicidio” del candidato alla presidenza. I sospetti sono stati catturati subito dopo l’assassinio, avvenuto il 9 agosto. Villavicencio è stato ucciso a colpi di pistola, mentre lasciava un comizio nel nord di Quito alla vigilia delle elezioni generali anticipate del 20 agosto 2023.

L’assassinio di Villavicencio

Il Governo nazionale condanna questo atto e ratifica la sua volontà politica di collaborare con le indagini pertinenti al fine di identificare le menti del crimine dell’ex candidato“, ha aggiunto la SNAI. Tredici persone sono state arrestate per l’assassinio, mentre un altro giovane colombiano, accusato di aver sparato al politico, è stato ucciso dalle sue guardie del corpo. Villavicencio era un ex deputato e giornalista investigativo noto per le sue costanti denunce di corruzione che hanno portato a diversi scandali. Il presidente di destra, Guillermo Lasso, che giovedì si era recato a New York per affari personali, ha annunciato su X che sarebbe tornato in Ecuador “per occuparsi di questa emergenza“. “Né complicità né insabbiamento, qui si saprà la verità“, ha aggiunto, ordinando “una riunione immediata del Gabinetto di sicurezza“. Lasso, che sta conducendo una guerra aperta al narcotraffico, avrebbe dovuto recarsi da New York a Seoul in visita ufficiale per spingere la negoziazione di un accordo commerciale. L’uccisione dei prigionieri arriva pochi giorni prima del ballottaggio presidenziale tra la sinistra Luisa González e la destra Daniel Noboa, previsto per il 15 ottobre.