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Edoardo Zattin morto a 18 anni dopo l'allenamento per un pugno in testa

Edoardo era stato condotto in ospedale in gravi condizioni

Un pugno in testa e un impatto devastante: ecco come sarebbe morto Edoardo Zattin nei locali della Dojo Team

Ci sarebbero i primi dati medico legali sulla tragedia di Monselice: Edoardo Zattin è morto a 18 anni dopo l’allenamento per un pugno in testa. Lo direbbe l’autopsia sul corpo del giovane deceduto il 22 febbraio nella palestra Dojo Team. Ad ucciderlo sarebbe stato quindi un “violento pugno sferrato all’altezza dell’orecchio sinistro”. I primi risultati dell’autopsia sono stati illustrati da Padova Oggi, che però precisa che “il decesso del giovane atleta presenta ancora parecchi lati oscuri su cui gli investigatori, con l’ausilio della scienza dovranno lavorare”.

Edoardo Zattin morto per un pugno in testa

Che significa? Che bisogna ancora sciogliere il dubbio sull’utilizzo o meno del caschetto protettivo nell’allenamento che di fatto ha decretato la morte del ragazzo. Il dato giudiziario è che non ci sono ancora persone iscritte nel registro degli indagati, anche se la Procura indaga al momento per omicidio colposo. Quel giorno Edoardo era arrivato in palestra dopo lo studio ed in palestra si trovavano tre istruttori di boxe e cinque atleti tra cui Edoardo.

I terribili minuti dell’incidente fatale

In sessione finale il 18enne si è confrontato con un ragazzo di Rovigo di 35 anni: poi il pugno forse fatale all’orecchio tra le 19,15 e le 19,25. L’allarme ai soccorritori era arrivato alle 20,15. La lesione devastante riportata dall’atleta “ha comportato la frattura della teca cranica con emorragia interna con lesioni sulla parte destra dell’encefalo”. Edoardo era stato ricoverato in Neurochirurgia dove era spirato la mattina di 24 febbraio.