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Julen, errori di calcolo posticipano l'inizio del recupero

Julen recupero

La fase finale era stata fissata per la giornata di mercoledì, ma errori tecnici tarderanno l'inizio della discesa per i minatori.

Si riducono le speranze di trovare ancora in vita il piccolo Julen. Dei problemi tecnici, un errore di calcolo, posticipa l’inizio della discesa dei minatori di uno o due giorni. E’ stato ipotizzato che il bambino si trovi alla profondità di 70 metri, se non lo si dovesse trovare, si scaverà ancora.

Problemi tecnici ritardano la discesa dei minatori

Ci si stava dirigendo verso l’ultima fase dei lavori per recuperare Julen Rosello, il piccolo di 2 anni caduto nel pozzo a Malaga, invece nel pomeriggio sono spuntati nuovi problemi. Si tratta di complicazioni tecniche, o meglio di un errore di calcolo che ritarda i soccorsi e inizia ad affievolire le speranze di trovare il piccolo ancora in vita. Il tunnel verticale parallelo è concluso, ma delle difficoltà sono emerse durante la fase di rivestimento della galleria. Come riporta quotidiano.net, il tubo di metallo era troppo grosso, non entrava nel canale e perciò è stato necessario ridurre il diametro, posticipando la discesa dei minatori che già dalla mattina erano pronti per raggiungere Julen. Risolti i problemi tecnici, gli addetti potranno calarsi nella galleria grazie a un ascensore speciale. Raggiunti i 60 metri di profondità, dovranno iniziare a scavare a mano e con dei picconi, creando così un collegamento con il pozzo dove si trova il bambino.

Recupero posticipato

In Spagna, come nel resto d’Europa, si stanno vivendo giorni in apnea. Ormai Julen si trova là sotto da troppo tempo, senza cibo e acqua, ma i soccorritori non si arrendono. A causa dei problemi tecnici, la fase di recupero inizierà nella giornata di giovedì 24 o in quella di venerdì 25. I minatori scelti sono 8 e lavoreranno a turni di due, a causa delle piccole dimensioni della capsula che li conterrà. Ogni 40 minuti si daranno il cambio, due torneranno in superficie e l’altra coppia sarà pronta per scendere. Si tratta di un recupero rischioso, si faranno aiutare da una telecamera speciale per localizzare Julen e una squadra di emergenza sarà sempre pronta per eventuali interventi. Finora i soccorritori hanno ipotizzato che il piccolo si trova a 70 metri di profondità perchè a quella distanza hanno trovato rocce e terra che, probabilmente, il bambino si è portato dietro durante la caduta. Ma non c’è nulla di certo. Qualora arrivati al punto stabilito, i minatori non dovessero trovare Julen, continueranno a scavare. La cavità dove è caduto è profonda 107 metri.