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Tragedia Etiopia, italiano vivo per miracolo: doveva essere sull'aereo

tragedia etiopia

Arturo, 30 anni, doveva essere sul volo per Nairobi. All'ultimo momento ha però cambiato programma. Vivo per miracolo

A diverse ore di distanza dalla tragedia che ha coinvolto un velivolo della Ethiopian Airlines, precipitato poco dopo il decollo, iniziano a emergere i primi dettagli sulla vicenda. Ancora ignote le cause che hanno portato al disastro, ciò che è certo è che delle 157 persone a bordo, nessuno è sopravvissuto. Ad essere vivo per miracolo è invece un 30enne italiano, Arturo, che all’ultimo momento ha cambiato volo, ma avrebbe dovuto essere proprio sul boeing precipitato.

Italiano vivo per miracolo

La storia di Arturo è emersa mentre le autorità locali cercano di fare chiarezza sui motivi per cui il velivolo è precipitato. Il 30enne, originario di Milano, è impiegato dell’agenzia delle Nazioni Unite “World Food Programme” e solo per un caso fortuito, non è salito sul quel volo. A salvargli la vita sarebbe stato un cambio di programma dell’ultimo minuto. Il giovane doveva infatti partire da Roma con altri colleghi proprio con il volo che ha fatto scalo ad Addis Abeba e doveva arrivare a Nairobi. La modifica al programma di viaggio ha però fatto sì che il giovane partisse da Francoforte, con un altro volo.

Arturo non è l’unico ad essere scampato al disastro. Anche un imprenditore greco può considerarsi miracolato. Avrebbe perso il volo per soli due minuti di ritardo.

Morti 8 connazionali

A fare da contraltare alla storia di Arturo, ci sono quelle degli 8 italiani che si trovavano a bordo, e la cui vita è stata spezzata in pochi secondi. Sull’aereo precipitato viaggiavano infatti Sebastiano Tusa, archeologo e assessore ai beni culturali della Sicilia, tre persone appartenenti ad una ong, “Africa Tremila”: Carlo Spini, Gabriella Vigiani e Matteo Revasio. Figurano poi tra le vittime Paolo Dieci membro del comitato internazionale per lo sviluppo dei popoli, Maria Pilar Buzzetti e Virginia Chimenti del “World Food Programme” e Rosemary Mumbi.