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Gli nega permesso di soggiorno: marito uccide moglie con 50 coltellate

regno unito 50 coltellate

Prima la uccide con 50 coltellate, poi dà fuoco alla cucina e scappa: l'uomo è stato condannato a 18 anni e 6 mesi di carcere

Dana Abdullah, uomo di origine iraniana, ha ucciso con 50 coltellate la moglie Avan Najmadeen, cittadina inglese e madre di 4 figli, perchè lei si sarebbe rifiutata di sostenere la sua domanda di rimanere nel Regno Unito.

La donna è stata uccisa con un coltello da cucina in un “attacco brutale e prolungato” il 1° Ottobre 2018, nella loro casa di Fenton, a Stoke-on-Trent. Stando a quanto riportato da FanPage, dopo aver ucciso la 32enne, Dana Abdullah, si sarebbe allontanato dal luogo dell’omicidio dopo aver dato fuoco a tutta la cucina nella speranza di ingannare la polizia.

Uscito di casa, l’uomo avrebbe preso un taxi direzione Liverpool. Da quella città poi sarebbe andato a Glasgow dove si è consegnato alla polizia dicendo di essere un immigrato irregolare. Abdullah non ha confessato l’omicidio della moglie. Questo perchè sperava che le autorità lo rispedissero subito Iran in modo da poter evitare la pena.

Condannato a 18 anni e 6 mesi

Dopo mesi di processo, la Corte di Stafford è giunta alla sentenza. La corte ha stabilito che Abdullah aveva già minacciato di uccidere la moglie in passato, affermando di averlo “disonorato” dopo essersi convertita al cristianesimo. Il giudice Michael Chambers ha dichiarato: “Stiamo parlando di un omicidio pianificato e premeditato. L’imputato sapeva benissimo che avrebbe privato quattro bambini della loro madre”.

Sempre Chambers ha aggiunto: “L’imputato era motivato dal fatto di cercare un capro espiatorio per il suo fallimento nel sostenere la propria domanda all’immigrazione per evitare la deportazione come richiedente asilo fallito”. Dana Abdullah dovrà quindi scontare 18 anni e 6 mesi in un carcere inglese.