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Posa gli occhiali a terra al museo: scambiati per un'opera d'arte

Occhiali scambiati per opera d'arte al MOMA

Diversi visitatori si sono avvicinati all'oggetto per fotografarlo, scambiandolo per una delle opere esposte al MOMA di San Francisco.

È una scena insolita quella immortalata al MOMA di San Francisco, in California, dove un gruppo di visitatori ha scambiato un paio di comuni occhiali da vista per un’opera d’arte. Secondo quanto riferisce Leggo, TJ Khayatan, un ragazzo statunitense di 17 anni, si è tolto gli occhiali e li ha posati a terra nel famoso museo californiano e si è allontanato, aspettando la reazione delle altre persone presenti nella sala. Il risultato non l’ha certo deluso: un gruppo di visitatori si è fermato davanti all’oggetto per fotografarlo.

I visitatori e gli occhiali

Esperimento di arte contemporanea

La trovata del 17enne americano si situa a metà strada tra uno scherzo adolescenziale e una provocazione sui generis che invita a riflettere su cosa sia l’arte contemporanea. TJ Khayatan si è lasciato ispirare dalle altre istallazioni presenti alla mostra, molte delle quali erano semplici oggetti di uso quotidiano, come i suoi occhiali, o forme astratte difficili da comprendere. Ha poi condiviso i risultati del suo “esperimento” tramite Twitter. In poco tempo le immagini del turisti inginocchiati sul pavimento a fotografare gli occhiali da vista di un adolescente sono diventate virali.

Inservienti buttano opera d’arte

Ma può anche verificarsi il caso opposto, ovvero quello di un’opera d’arte vera il cui status non viene compreso da chi la guarda. È accaduto nell’ottobre del 2015, al Museion di Bolzano, riporta Repubblica. Le addette alle pulizie hanno rimosso dalla sala del museo un’istallazione composta da bottiglie, bicchieri e ghirlande colorate sparse per terra. I pezzi dell’opera Dove andiamo a ballare questa sera? di Goldschmied & Chiari sono stati scambiati per i veri rifiuti abbandonati dai visitatori. “I precedenti illustri ci sono tutti”, è il commento ironico della direzione del Museion tramite Facebook. “Dalla vasca di Joseph Beuys alla porta di Duchamp“.