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Elezioni Indonesia, 270 morti per stanchezza durante lo scrutinio

Indonesia, 270 morti per lo spoglio dei voti

Dopo lo spoglio delle governative sono 272 le persone morte per spossatezza, 1.878 si sono ammalate.

L’epilogo delle elezioni in Indonesia è raccapricciante, il risvolto è drammatico. Il 17 aprile 2019 si sono tenute nel paese asiatico più popoloso al mondo le presidenziali che vedevano a confronto l’ex generale Prabowo Subianto e il presidente uscente Joko “Jokowi” Widodo. Prevenendo i costi della politica e per puntare al risparmio, Giacarta aveva stabilito di tenere le regionali e le governative nello stesso giorno: l’arcipelago indonesiano conta circa 260 milioni di persone, di queste sono 190 milioni gli aventi diritto di voto, alle urne poi si sono presentati 150 milioni di elettori per circa 800mila seggi e un totale di 7 milioni di scrutinatori con oltre 600 milioni di schede da passare in rassegna (a mano). Numeri impressionanti. La situazione in alcuni distretti del paese racconta uno spaccato di terribile realtà, fatto da oltre 30 ore di lavoro non-stop a temperature intorno ai 30 gradi.

La strage delle Elezioni

Il drammatico bilancio conta 270 morti a causa della spossatezza, sono invece più di 1.800 gli ammalati: dati confermati ufficialmente dal governo e dal capo della Commissione elettorale. Tra gli scrutinatori la maggior parte era sotto accordo di lavoro temporaneo, con un salario 31 euro mensili e senza l’obbligo di alcuna visita medica. Lo scrutinio avveniva all’aperto e con condizioni provanti. Temperature e ritmo di lavoro sono stati elementi fatali per la salute di molti lavoratori: le famiglie delle vittime riceveranno dalla commissione elettorale indonesiana un indennizzo pari a 2240 euro, una cifra irrisoria al confronto del valore della vita di un proprio caro.