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"Soffocata dopo un rapporto orale", ma il marito viene condannato

rapporto orale

Il marito di una 44enne sostiene che la moglie è morta durante un rapporto intimo tra loro. L'autopsia rivela però fratture sospette.

Robert Simpson-Scott, 44 anni, ha cercato di difendersi sostenendo di aver soffocato la sua partner Sally Cavender, con cui stava da 15 anni, durante “un intenso rapporto orale” ma che non era assolutamente intenzionata ad ucciderla. I giudici però non hanno creduto alla sua versione ed hanno condannato l’uomo per omicidio.

Troppe lesioni

La sentenza è stata emessa anche sulla base della perizia autoptica. Il medico legale infatti ha riscontrato sul corpo della 44enne Sally Cavender una frattura della colonna vertebrale, fratture costali multiple, lividi un po’ dappertutto e una lesione cerebrale dovuta a soffocamento.

Il fatto risale al 4 dicembre 2018, in una casa di Cambourne, cittadina della contea del Cambridgeshire, in Inghilterra. Robert Simpson-Scott ha effettuato una chiamata d’emergenza chiedendo aiuto e affermando, parlando con gli operatori, “è morta, se n’è andata, ho ucciso mia moglie“. La donna però era ancora viva ma, nonostante il ricovero in ospedale e le cure dei medici, è deceduta poche ore dopo.

“E’ stato un incidente”

Quando l’uomo è stato arrestato, ha tentato di giustificare le ferite della partner sostenendo che era caduta dopo essersi tagliata un piede su un bicchiere di vino rotto e che a quel punto aveva sbattuto la testa rotolando per le scale.

Il 44enne ha assicurato di non aver mai usato violenza contro la compagna, ammettendo però che entrambi avevano problemi di alcolismo. Robert Simpson-Scott era stato accusato di omicidio colposo, ma al termine del processo è stato condannato per omicidio volontario.