> > Ue, nessun accordo sulle nomine. Conte: "Valuteremo Timmermans"

Ue, nessun accordo sulle nomine. Conte: "Valuteremo Timmermans"

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I leader dei paesi Ue si sono incontrati. Conte: "Valuteremo Timmermans. Servono forti personalità".

I leader dei paesi europei si sono incontrati per prendere una decisione sulla nomina del nuovo presidente della Commissione, ma sembra che la situazione sia ancora in stallo. Il nome proposto è quello del socialdemocratico Timmermans, sostenuto dalla tedesca Angela Merkel, dal francese Emanuel Macron, dall’olandese Rutte e dallo spagnolo Sanchez. Assolutamente contrario è invece l’ungherese Viktor Orban che ha commentato: “Sarebbe un errore storico”. Complici anche i dubbi di altri leader, riconducibili al gruppo dei Popolari, la proposta è sembrata morire sul nascere, con i Popolari che hanno spinto invece per il proprio candidato: Manfred Weber. Le ultime notizie in merito lasciano però uno spiraglio su una possibile marcia indietro di alcuni membri del Ppe a seguito degli incontri bilaterali della notte.

Conte: “Valuteremo candidatura di Timmermans”

Il presidente del Consiglio italiano, arrivato al summit, non ha chiuso del tutto all’ipotesi del nome dell’olandese: “E’ una candidatura che valuteremo, all’Italia interessa che siano forti personalità che sappiano interpretare il momento critico che affronta l’Europa, che aiutino a costruire un’Ue più solida e forte, cerchiamo insieme di trovare la soluzione migliore. L’importante è una logica di pacchetto rispettando tutti i criteri, anche quello geografico e di genere”.

Merkel: “Bisogna essere costruttivi”

La cancelliera tedesca Merkel ha tentato dal canto suo di invitare i leader Ue a non scontrarsi: “Cercheremo di essere costruttivi. E’ importante evitare un conflitto istituzionale, quindi ci vorrà un pò, non sarà facile”. Sul fronte opposto, la neo leader danese, Mette Frederiksen, ha affermato di “essere pronta a battersi” per portare al vertice la candidata liberale Margherite Vestager. Proprio questo nome circolerebbe da tempo tra quelli favoriti. Più di un leader ha infatti sottolineato l’importanza di avere almeno due donne tra i 5 top job aperti.

Italia fuori dagli incarichi principali

Ospite a In Mezzora, su Rai 3, l’ex premier Romano Prodi ha precisato che l’Italia è lontana dal ricoprire le cariche più importanti. “Per l’Italia sono impossibili le prime quattro cariche: presidente della Commissione, del Consiglio europeo, del Parlamento e della Bce – ha affermato senza mezzi termini -. Il responsabile dell’economia e del bilancio non lo si può avere. Il resto sì: industria e agricoltura. L’Italia è un grande Paese – ha proseguito prodi, ma ora è isolata, a meno di risuscitare Draghi”.