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Aereo supersonico Ouverture, Londra-New York in meno di 4 ore

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L'obiettivo è quello di collegare l'Europa agli Stati Uniti dimezzando i tempi di percorrenza, senza dimenticare però il rispetto dell'ambiente.

Il sogno di chiunque ami viaggiare è quello di poter andare da una parte all’altra del globo senza dover sopportare ore e ore di volo e scali in aeroporto, e tutto questo, molto presto, potrebbe non essere più solo un sogno. Un assaggio lo si era avuto con il famoso Concorde, il jet supersonico che viaggiava a circa 2 mila km/h riuscendo a dimezzare i tempi di percorrenza delle lunghe tratte aeree. Un progetto lungimirante, certo, ma costoso e complesso da gestire. L’ultimo volo è stato compiuto nel 2003, quando si decise che l’avventura Concorde era terminata, complice l’incidente del 25 luglio 2000, quando un aereo andò a schiantarsi contro un hotel poco dopo il decollo provocando 113 vittime. A distanza di anni, però, il progetto di un aereo supersonico potrebbe tornare in auge.

Aereo supersonico Ouverture, il progetto

Ad anni di distanza dalla dismissione del Concorde, la società americana Boom Supersonic ha annunciato il progetto di investire 100 milioni di dollari nella realizzazione di Ouverture. Si tratta di un jet adibito al trasporto di passeggeri, con 55 posti, capace di viaggiare al doppio della velocità del suono. Il progetto è ambizioso e si pone di essere anche eco friendly, così da rispettare l’ambiente. L’obiettivo dell’azienda è poter collegare l’Europa e gli Stati Uniti in 3 ore e mezza di volo. Il nuovo velivolo dovrebbe essere presentato entro fine 2019 e nel 2020 dovrebbe esserci il primo volo di prova. A volare sarà un modello in scala che avrà una capacità di solo 2 posti.

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Test in fase di completamento

La fase test è stata già quasi completata e la fase successiva dovrebbe essere quella di assemblaggio. Ci vorrà però del tempo prima che l’Ouverture possa diventare a tutti gli effetti operativo. La previsione è che i primi voli con passeggeri a bordo possano essere disponibili per il biennio 2025-2027. “Siano su componenti o materiali, sistemi o anche sull’intera struttura, dobbiamo continuare a testare – ha detto il Ceo dell’azienda -. Vogliamo che i nostri veicoli siano sicuri, affidabili ed efficaci“.