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Massacro mormoni, famiglia sterminata in un'imboscata: un arresto

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La polizia messicana ha arrestato un uomo sospettato di essere il responsabile del massacro della famiglia di mormoni in Messico.

Dodici cittadini statunitensi mormoni sono stati uccisi in un’imboscata architettata, molto probabilmente, dai cartelli della droga. Questo è quanto afferma la polizia locale. In base alle prime informazioni trapelate, alcuni membri della famiglia sarebbero bruciati vivi. Il gruppo viaggiava diviso su diverse auto quando, all’improvviso, degli uomini armati, hanno sparato e dato fuoco alle vetture.

Arrestato un sospettato

La polizia messicana ha eseguito un arresto a poche ore dall’apertura delle indagini sul massacro di mormoni a Rancho de la Mora. Al momento l’identità della persona arrestata è ancora ignota. Indiscrezioni trapelate dalle autorità messicane riferiscono che al momento del fermo l’uomo si trovava sulle colline di Agua Priests, nel Sonora, e aveva con sé due ostaggi legati e imbavagliati.

Massacro mormoni: 12 morti

Il massacro è avvenuto a Rancho de la Mora, tra Chihuahua e Sonora, vicino al confine con gli Usa. La zona è tristemente nota per essere piena di trafficanti di droga e criminali. César Augusto Peniche, procuratore di Chihuahua, avrebbe affermato al Telegraph che il numero delle vittime rimane ancora indefinito. Secondo i media, invece, le vittime sarebbero tre donne e nove bambini, tutti appartenenti alla folta comunità mormone e tutti di origine statunitense.

Uno dei leader della comunità e cugino di una delle vittime, Julian Lebaron, sostiene che la famiglia stava andando a prendere un parente all’aeroporto di Phoenix. All’interno di una della auto, i poliziotti hanno trovato i corpi di una madre e dei suoi quattro figli, tutti crivellati di proiettili. Altre due auto, ritrovate a una certa distanza alcune ore dopo, contenevano i cadaveri di due donne e due bambini. Le autorità ritengono che cinque o sei bambini sarebbero riusciti a scappare e tornare a casa; ma altre persone, tra cui una ragazza fuggita nel bosco vicino per nascondersi, risultano ancora disperse.

I governi di Chihuahua e Sonora hanno rilasciato una dichiarazione congiunta affermando che è stata avviata un’indagine. Inoltre, ulteriori forze di sicurezza saranno presto inviate nell’area. La comunità colpita è formata da discendenti di mormoni che fuggirono dagli Usa nel diciannovesimo secolo per sfuggire alla repressione della poligamia, praticata invece nella loro religione. In Messico sono molti mormoni in possesso della doppia cittadinanza.