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Accordo sulla Libia: Serraj dice sì al cessate il fuoco

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Il presidente Al Serraj ha dato il via libera alla tregua, dopo l'invito al cessate il fuoco da parte di Erdogan e Putin.

Raggiunto l’accordo sul cessate il fuoco in Libia. Il Consiglio presidenziale del governo di accordo libico ha diramato una nota con la quale “accoglie con favore qualsiasi appello alla ripresa del processo politico, in conformità con l’Accordo politico libico e il sostegno alla Conferenza di Berlino patrocinata dall’Onu“. La decisione fa seguito dell’incontro tra Putin e Erdogan nel quale era stato proposto “un cessate il fuoco“. Stando a quanto si apprende, la tregua dovrebbe partire alla mezzanotte di domenica come tentativo di “allontanare lo spettro della guerra“.

Accordo sulla Libia: cessate il fuoco

Stando alle informazioni in arrivo dalla Libia, i rappresentanti del governo si sarebbero riuniti decidendo di accogliere l’appello di Turchia e Russiaper un cessate il fuoco a Tripoli” confermando poi che “l’esercito libico ha il diritto di proteggere la capitale e il popolo libico“. Anche il ministro degli Esteri italiano, Luigi Di Maio, aveva auspicato una tregua: “Siamo di fronte a un’occasione storica di lavorare insieme ai Paesi vicini alla Libia per trovare una soluzione alla tregua, che è il nostro obiettivo principale” aveva detto.

Raid aerei su Tripoli

Intanto nella notte tra mercoledì 8 e giovedì 9 gennaio, l’aeroporto Mitiga di Tripoli, l’unico attualmente in servizio nella capitale libica, è stato bersaglio di nuovi raid aerei da parte dell’aviazione facente capo ad Haftar. A rendere nota la notizia sono stati alcuni giornali locali che hanno riportato la notizia anche sui social. Nella giornata di mercoledì, il portavoce del sedicente esercito nazionale libico aveva annunciato l’estensione del divieto di sorvolo anche all’aeroporto Mitiga intimando le compagnie aeree “ad attendersi al provvedimento e a non mettere in pericolo aeromobili e passeggeri“.