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Virus cinese, studentessa italiana di 24 anni in quarantena a Wuhan

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Sono 26 le vittime del virus cinese. In quarantena una studentessa italiana di 24 anni, che commenta: "Wuhan è una città fantasma"

Aumentano le vittime stroncate dal virus cinese. 26 le persone colpite dal coronavirus in Cina. I casi di contagio salgono a 830. Una prima trasmissione arriva dai pipistrelli, poi è passata ai serpenti. Huanggang, Ezhou e Xianning sono le te città nella regione dello Hubei messe in quarantena. È lì che è scoppiato il focolaio. Chiusa anche la Città Proibita. Il direttore generale dell’Oms per il momento tranquillizza: “Sappiamo che esiste una trasmissione da uomo a uomo in Cina, ma per ora sembra limitata a gruppi familiari e operatori sanitari. Al momento, non ci sono prove di trasmissione da uomo a uomo al di fuori della Cina. Ciò non significa che non accadrà”. Anche una studentessa italiana è in quarantena a Wuhan e commenta: “È una città fantasma”.

Virus cinese, studentessa italiana in quarantena

È Petra Vidali la 24enne veneziana che rischia di contrarre la malattia. Per questo motivo le è stato vietato di lasciare il paese.

La ragazza frequenta la Huazhong University of Science and Technology, nella provincia dello Hubei. Si tratta della più importante università della metropoli. La giovane veneziana ha frequentato l’istituto Algarotti, poi ha conseguito la laurea in Lingue orientali all’Università di Ca’ Foscari. Conclusi gli studi è diventata receptionist in uno dei migliori alberghi di Venezia. Sulla sua attuale situazione ha commentato: “Siamo rinchiusi nel college, dove le autorità dell’università hanno messo a disposizione degli studenti, mascherine, sapone e un termometro per l’autodiagnosi”. Quindi ha spiegato: “Questo avviene in ogni università della metropoli, che al momento sembra una città fantasma”.

Bloccato uno studente abbruzzese

Anche uno studente abruzzese è bloccato in Cina. A breve sarebbe dovuto rientrare in Italia, ma per ora gli è stato impedito. Si tratta del 22enne Lorenzo Di Berardino, il quale sta frequentando il quarto anno di Giurisprudenza. Al momento si trova in Cina per un semestre di studio all’estero. Finora lo studente non è stato sottoposto ad alcun controllo.

Su Twitter il giovane ha descritto il clima surreale nel quale sta vivendo, parlando della città ormai deserta e in cui le poche persone rimaste “camminano coperte dalla testa ai piedi”. Wuhan è per lui una città “spettrale”. Quindi ha aggiunto: “Come tutti gli altri abitanti della città rimaniamo in casa per quanto si può”, a eccezione di “una scampagnata in un supermarket della città per fare scorta di cibo”, che ha ripreso e postato sui social. Anche gli studenti, ha raccontato camminano coperti “per evitare in tutti i modi di essere esposti a qualsiasi tipo di rischio”.

E ancora: “Per il momento non si hanno ulteriori informazioni sulla possibilità di lasciare la città e il paese. Nei prossimi giorni ci dovrebbero essere nuove informazioni. Noi rimaniamo qui in attesa. In molte zone della città, specialmente all’ingresso di luoghi pubblici so che si stanno predisponendo dei controlli, specialmente riguardanti la temperatura corporea. Non c’è l’obbligo di portare una mascherina ma la cosa è stata ovviamente caldamente consigliata dalle autorità cinesi e tutti lo stiamo facendo. Hanno anche consigliato determinate tipologie di maschere che funzionano meglio rispetto ad altre per il tipo di virus di cui si tratta”. Non manca il conforto tra i colleghi internazionali, con i quali “cerchiamo di supportarci a vicenda e di rimanere il più tranquilli possibile e di prendere tutte le precauzioni del caso”. Quindi ha concluso: “Le autorità cinesi si stanno adoperando giorno e notte per tenere la situazione il più sotto controllo possibile e noi stiamo prendendo tutte le precauzioni: rimaniamo il più possibile coperti e al chiuso, usiamo prodotti per disinfettare le mani, insomma facciamo tutto quello che in questi casi è di buon senso fare”.