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Bimbo morto sullo scuolabus di fronte all'asilo: aperta un'inchiesta

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Un bimbo di 3 anni è morto sullo scuolabus di fronte all'asilo: è rimasto per sei ore nella vettura con una temperatura esterna di 34 gradi.

Tragedia in Australia: un bimbo di 3 anni è morto dopo essere rimasto per 6 ore all’interno di uno scuolabus. La temperatura esterna aveva toccato i 34 gradi, mentre quella interna al mezzo era molto più alta. Il dramma è accaduto di fronte all’asilo che il piccolo frequentava, a Edmonton, un sobborgo di Cairns. Il bimbo, da quanto si apprende, era salito sul pullman alle 9:30 del mattino ed è stato trovato privo di vita attorno alle 15 del pomeriggio. La Polizia ha aperto un’inchiesta.

Australia, bimbo morto sullo scuolabus

La tragedia è avvenuta nel pomeriggio del 18 febbraio a Edmonton, in Australia. Un bimbo di 3 anni era salito sullo scuolabus (di proprietà della Goodstart Early Learning) per raggiungere la scuola statale di Hambledon, ma è morto a bordo della vettura. Dalle prime ricostruzioni, il piccolo era salito a bordo intorno alle 9:30 e fino alle ore 15 non è mai sceso A ritrovare il suo corpicino senza vita, infatti, sono stati i soccorritori. Nonostante il tentativo di salvataggio dei medici giunti sul posto, per il bimbo non c’è stato nulla da fare. La temperatura esterna era salita a 34 gradi: potrebbe essere questa la causa della morte del giovane studente.

Julia Davison, amministratore delegato dell’asilo di fronte al quale è stato parcheggiato il minibus, ha dichiarato: “Siamo assolutamente devastati”. La Polizia, invece, si è limitata a dire: “Stiamo indagando sulla morte di un bambino di tre anni avvenuta a Edmonton. Il piccolo è stato trovato morto su un minibus parcheggiato davanti a una scuola di Stokes Street”. Ancora ignote, quindi, le cause del decesso. “È ancora troppo presto per determinare cosa sia successo. La morte di un bambino è una cosa terribile, motivo per cui è importante per noi arrivare fino in fondo e scoprire la verità”.

L’azienda proprietaria del messo, infine, si è dichiarata “devastata per la morte di un bambino di cui ci prendevamo cura – hanno scritto in una nota -. Stiamo lavorando per supportare l’intero team del centro, le famiglie e i figli. Siamo vicini ai genitori del piccolo in questo momento così tragico”.