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Coronavirus, donna positiva e neonato muoiono durante il parto

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Una donna incinta positiva al coronavirus è morta durante un parto eseguito d'urgenza: i medici non sono riusciti a salvare neanche il neonato.

Tragedia in Spagna, travolta come l’Italia dall’emergenza Covid19: una donna incinta di 37 anni, risultata positiva al coronavirus, è morta durante il parto (un cesareo d’urgenza eseguito dopo che la paziente ha iniziato a lamentare una forte febbre). Insieme a lei è deceduto anche il neonato.

Donna e neonato morti per coronavirus

I medici dell’ospedale di La Coruña (località spagnola dove si è consumata la tragedia) sottolineano che la paziente era affetta da patologie pregresse che hanno contribuito al peggioramento del suo quadro clinico, già reso particolarmente delicato dalla gravidanza ormai giunta al terzo trimestre.

La donna si era recata in ospedale proprio perché preoccupata per la febbre alta. I medici hanno immediatamente deciso di procedere con un cesareo d’urgenza nel tentativo di salvare sia la madre che il bambino, ma non c’è stato niente da fare. La donna è deceduta durante l’operazione a causa di ulteriori complicazioni sopraggiunte durante il parto, mentre il piccolo è nato morto.

Coronavirus e gravidanza

Al momento persistono ancora dubbi circa i rischi per il feto nel caso in cui una donna incinta risulti positiva al coronavirus. Gli esperti sottolineano che non c’è evidenza di un possibile contagio, dal momento che non sono stati registrati casi e che non è stato effettuato ancora alcuno studio scientifico in merito. Al contrario, sia in Cina che in Europa diverse donne incinte positive hanno dato alla luce figli sani. Secondo alcuni ginecologi, questo è dovuto al fatto che il coronavirus non è teratogeno: colpisce l’apparato respiratorio e non appartiene al gruppo TORCH, potenzialmente dannoso per il feto.

Va però ricordato che tutti i casi di gravidanza portata a termine positivamente da parte di donne positive erano ormai giunte alla fase conclusiva quando c’è stato il contagio e che i medici hanno sempre preferito praticare un parto cesareo.

Vi è, inoltre, il caso di un bambino, nato da madre positiva in Cina, risultato a sua volta infetto a 36 ore dalla nascita. Secondo gli esperti, però, il contagio potrebbe essere avvenuto dopo il parto, durante le prime ore di vita a stretto contatto con la mamma.