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Coronavirus, paracadutista in quarantena solo sull'isola: è una star

coronavirus paracadutista

L'ex paracadutista Chris Lewis ha deciso di passare la sua quarantena su un'isola. Al momento della pandemia percorreva un viaggio per SSAFA.

Per il coronavirus un paracadutista ha deciso di passare la sua quarantena su un’isola deserta. Chris Lewis vive con un cane e lo spaventapasseri su uno scoglio. Ha percorso 14 mila km per solidarietà.

Coronavirus, paracadutista diventa una star

Viene chiamato il “Robinson Crusoe del coronavirus”, perchè vive da più di un mese a Hildasay, un’isola disabitata della Scozia. Precisamente, il paracadutista Chris Lewis, vive sullo scoglio nordeuropeo senza riscaldamento, acqua corrente ma solo con la compagnia del suo cane Jet, qualche pecora e di uno spaventapasseri per gli uccelli. Quando è scoppiata la pandemia il giovane stava percorrendo una “passeggiata di solidarietà” per i veterani ed aveva già fatto 8.700 miglia, ovvero 14mila chilometri, sulle coste britanniche. A causa del covid-19 si è fermato. Oggi Chris è diventato una vera e propria star dei social ripreso da tutte le televisioni britanniche.

Dove vive Chris

Il 39enne è originario del Galles meridionale ed ora passa le sue giornate sull’isola di Hildasay, un territorio che fa parte delle isole Scalloway, sottogruppo dell’arcipelago all’estremità del Regno Unito. Caratteristiche dell’isola sono vento freddo ed un clima estremamente rigido.

La sua marcia

Chris è stato un militare dell’esercito, precisamente un paracadutista, che dopo aver prestato servizio ha avuto non pochi problemi a reintegrarsi nella vita civile. Ansia, depressione e la perdita della casa l’hanno abbattuto e costretto anche ad affrontare situazioni estreme come vivere per strada. Solo grazie a SSAFA è riuscito a ricominciare e proprio per ringraziare l’associazione ha iniziato ad intraprendere il lungo viaggio per le coste britanniche con lo scopo di guadagnare soldi, almeno 100 mila euro da donare.

Lo scoppio della pandemia

Quando è scoppiato il coronavirus, Chris ha dovuto interrompere il suo viaggio e, con l’aiuto di altre persone che vivono nelle isole vicine ha scelto di fermarsi a Hildasay solo con una tenda, alcuni vestiti, un sacco a pelo, utensili per cucina ed il caricabatterie per il cellulare. Il coronavirus “Mi ha davvero causato un problema perché sono senza un tetto – ha dichiarato Chris –. Non ho casa, la mia tenda è la mia casa”.

La notizia della sua presenza ha fatto subito il giro dei paesi vicini ed i proprietari di una casa sull’isola gli hanno inviato le chiavi per potersi riparare durante i tempi più rigidi, un pescatore si è offerto di portargli carbone e cibo per lui ed il suo cane.

Anche per lui valgono le regole di distanziamento sociale e, quando ad esempio si trova ad aver a che fare con il pescatore, non si avvicina, ma “Quando il pescatore arriva con la barca, lascia cadere l’acqua e il cibo sul molo. Poi solo un’ora dopo torno per raccogliere tutto“.

Come trascorre il tempo Chris

Durante la giornata Chris passa il tempo pescando, osservando la natura e postando tutti i suoi momenti sulla sua pagina social che è diventata una vera vetrina per i migliaia di fan che lo seguono con curiosità. “Questo è il posto in cui sono rimasto più a lungo da quando ho iniziato a camminare — ha scritto su Facebook —. Certo è una sensazione strana, ma sto prendendo il meglio da questo momento di pausa”.

La popolarità

La storia di Chris è subito rimbalzata su tutti i canali britannici, permettendo al giovane anche di promuovere la sua campagna di solidarietà. In poco tempo è riuscito così a raccogliere 100 mila sterline per l’SSAFA.

Dopo il coronavirus

Quando tutto sarà finito, Chris si rimetterà in cammino per concludere la missione. Si incamminerà verso il Nord della Scozia, per poi riscendere verso la costa orientale dell’Inghilterra, quest’ultima colpita in modo significativo dal covid-19.