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La Germania entra in recessione: -2,2% del Pil nel primo trimestre

Germania recessione tecnica

Con un calo del PIL pari al 2,2% nel primo trimestre del 2020, la Germania è entrata ufficialmente in recessione.

Con la conferma dei dati relativi al PIL del primo trimestre del 2020, la Germania è ufficialmente entrata in recessione. Gli studi hanno infatti evidenziato un crollo della crescita del 2,2% accompagnato da una revisione al ribasso dei numeri relativi all’ultimo trimestre dell’anno precedente con un calo dello 0,1%.

La Germania entra in recessione

Dal momento che uno degli stati trainanti dell’Europa ha visto tre trimestri consecutivi di decrescita, esso è entrato in recessione tecnica. Gli esperti hanno confermato che si tratta del calo più significativo dalla crisi finanziaria del 2009. A determinare la contrazione sono state le misure di contenimento messe in campo dall’esecutivo per contenere i contagi da coronavirus che inevitabilmente hanno posto un freno all’economia.

Le previsioni per il futuro sono tutt’altro che rosee per la Germania. L’ufficio statistico del paese ha infatti previsto un crollo del 10% nel secondo trimestre dell’anno. Se la previsione verrà confermata o meno lo stabilirà la durata delle restrizioni imposte dalla pandemia in corso e la successiva ripresa.


Nonostante questi dati pessimi dal punto di vista macroeconomico, le borse europee tendono ad una accelerazione. Il tutto grazie al fatto che giovedì 14 maggio 2020 Wall Street ha chiuso in rialzo e che la produzione della Cina, che si sta rialzando dopo essere stato il primo paese colpito dall’epidemia, ha segnato un aumento del 3,9% in aprile andando ben oltre l’iniziale stima dell’1,5%.

Quanto all’Italia, il debito pubblico si sarebbe posizionato agli stessi livelli dell’anno precedente. Se infatti a febbraio era posizionato a 2.446,8 miliardi, a marzo la cifra è scesa a 2.431,1 con un calo di 15,8 miliardi.