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Coronavirus, in Cina nessun morto da un mese

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In Cina è un mese che non si registrano decessi. Intanto altri 600 casi in isolamento ed a Jilin scoppia un nuovo focolaio.

In Cina è un mese che non si registrano morti da coronavirus. Calano anche i ricoveri mentre più di 600 persone sono tenute in isolamento domiciliare. Intanto a Jilin scoppia un nuovo focolaio: lockdown parziale per la città.

Coronavirus, in Cina nessun morto da un mese

Proprio lì, dov’è iniziato tutto, in Cina, è un mese che non si registrano decessi a causa del coronavirus. In tutto nel paese si sono registrati 82,933 contagi e l’ultima persona deceduta risale al 14 aprile. Ad oggi restano 91 persone in cura per il covid-19 e 623 quelle che sono in isolamento domiciliare. La discesa dei contagi coincide anche con la riapertura graduale di tutte le attività, anche della scuola.

Le misure di prevenzione a Wuhan

Per Wuhan la città del primo focolaio da coronavirus, il governo ha deciso di stanziare test per tutti gli abitanti in modo tale da contenere una potenziale seconda ondata. Nella città, dallo stesso quartiere, si erano registrati 6 casi, dopo che da un mese non registrava nessun positivo. Per arginare una possibile nuova catena di contagi verranno stanziati 10 milioni di test. Questo permetterà anche di scovare gli asintomatici.

Nuovo focolaio a Jilin

La provincia cinese di Jilin, a nordest del Paese, sta fronteggiando un primo focolaio di coronavirus dopo Wuhan. Sono sei casi accertati, per un totale di 21. Il pericolo è una seconda ondata di contagi nel paese, per questo sono stati chiusi parzialmente i confini, tagliato collegamenti, sospese le scuse e fermati treni e bus. I primi contagi nella città, che confina con la Russia e la Corea del Nord, ha segnalato i primi contagi nel sobborgo di Shulan.

Le amministrazioni locali, i dipartimenti, le aziende e i singoli individui devono assumersi le proprie responsabilità – ha detto Mi Feng, portavoce della Commissione Nazionale della Salute individuare subito gli anelli deboli e trovare il modo di prevenire il rimbalzo dell’epidemia e costruire una solida linea di difesa che preveda la prevenzione e il trattamento di massa“.