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Coronavirus, anche Malta chiude le discoteche: vietate feste in barca

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Dopo l'Italia anche Malta ha deciso di chiudere bar, discoteche e locali notturni a seguito dell'incremento dei contagi da coronavirus nel paese.

Nella giornata del 17 agosto l’arcipelago di Malta ha deciso di disporre la chiusura di bar, discoteche e locali notturni su tutto il territorio nazionale per cercare di contenere il recente aumento di contagi da coronavirus. La decisione, che riprende l’analoga misura adottata dal governo italiano pochi giorni prima, è stata presa dall’esecutivo di Robert Abela dopo gli oltre 200 nuovi casi emersi durante il weekend appena trascorso, dei quali 69 soltanto nelle ultime 24 ore.

Coronavirus, Malta chiude le discoteche

Oltre alla chiusura dei bar, discoteche e locali notturni, nelle riunione d’emergenza indetta domenica sera il governo maltese ha imposto anche l’obbligo di mascherina all’interno dei locali pubblici al chiuso, il divieto di organizzare feste in barca e alcune limitazioni per quanto riguarda i ricevimenti di matrimonio, che sono consentiti soltanto se i partecipanti rimangono seduti mantenendo il distanziamento sociale, limitato a gruppi di massimo 15 persone. Gli unici locali che potranno continuare a rimanere aperti saranno quelli dotato di un ristorante interno, nei quali però potranno essere serviti soltanto i clienti seduti al tavolo.

Nel corso di una conferenza stampa, il ministro della Salute Chris Fearne ha dichiarato che a partire dalla giornata di venerdì 21 agosto verrà istituita una cosiddetta lista arancione, che affiancherà la lista nera dei paesi da cui non sono consentiti arrivi a Malta e la lista verde delle nazioni dalle quali è invece consentito l’ingresso a Malta senza limitazioni. Nella lista arancione saranno inseriti quei paesi i cui cittadini dovranno presentare un test per il coronavirus dall’esito negativo al momento del loro arrivo a Malta.