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Fabio Trentin: l'amico di Alba Parietti morto a 65 anni

Alba Parietti

Un momento molto difficile per Alba Parietti: in queste ore è apparsa la terribile notizia della morte del suo amico Fabio Trentin

A morire è stato un caro amico di Alba, Fabio Trentin, deceduto a 65 anni: l’uomo era noto per essere stato un giocatore di rugby, anche nella nazionale italiana, e un noto architetto.

Le parole di Alba Parietti dopo la tragica scomparsa

«Caro Fabio Trentin, mi è arrivata l’orribile notizia che te ne sei andato. La nostra amicizia era divertente come te, tra Padova, Milano e le montagne di Cortina che hai voluto portarti dentro gli occhi per sempre l’amore per i tuoi figli. Era qualche anno che non ci sentivamo, come capita ci si perde per la vita che cambia .
Poi sono
riaffiorati 20 anni di ricordi , di amicizia , di confidenze, di vita vissuta e ti vedo sorridere, ridere, come sempre allegro, guascone, ma poi inaspettatamente profondo e serio, amico, generoso, divertente, presente, pronto a prendere e prendersi in giro».

Inoltre, la Parietti, aggiunge:


«Eri proprio
bello, simpatico Fabio. Ti dicevamo, un po’ sfottendoti che somigliavi a Richard Gere, tu un po’ ci giocavi , ma poi invece eri una persona seria, responsabile, grandissimo architetto (mi regalasti il progetto della mia mitica cabina armadio) e sei stato geniale e apprezzatissimo nel lavoro e dagli amici che ti amavano.
Sapere che non ci sei più, anche se non ci si sentiva e vedeva da un po’, mi farà sentire
un po’ più sola in questo mondo dove gli amici degli anni più belli della nostra vita , troppo spesso se ne sono andati.
Che peccato Fabio che tu te ne sia andato così giovane, che cosa ingiusta.
Siamo stati amici e i sentimenti di amicizia restano nel cuore.
Vicina ai tuoi figli e ai tuoi cari. Ci
mancherai».

Il messaggio del Petrarca Rugby per la morte di Fabio Trentin

«E’ scomparso a 65 anni Fabio Trentin, trequarti bianconero degli anni ’70. Nato il 5 ottobre del 1958, aveva esordito giovanissimo in Prima Squadra, conquistando lo scudetto del 1977.

Medaglia di bronzo del Coni per meriti sportivi, aveva vestito anche cinque volte la maglia della Nazionale tra il 1979 e il 1981, ed era poi diventato un affermato architetto, aprendo uno studio a Milano. Dopo una lunga battaglia con la malattia, è spirato all’ospedale di Cortina, dove risiedeva con la famiglia. Nel fine settimana sarà osservato un minuto di silenzio su tutti i campi d’Italia. Il Petrarca si stringe con affetto alla famiglia di Fabio».