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Giulia Cecchettin, vittima di femminicidio brutalmente uccisa dall’ex fidanzato Filippo Turetta, avrebbe lottato con il suo assassino per circa 25 minuti. È riportato nell’ordinanza di custodia del Gip di Venezia.
Femminicidio Giulia Cecchettin: “Ha lottato 25 minuti col suo assassino”
Giulia Cecchettin ha lottato con tutte le sue forze contro il suo aggressore. Nonostante la furia dell’ex fidanzato e la ferocia dei numerosi colpi che le ha inferto, la ragazza ha tentato in ogni modo di resistere. Turetta si è scagliato contro la 22enne per ben due volte. Le aggressioni si sono consumate tra le 23:18 e le 23:40 di sabato 11 novembre. È quanto reso noto dal Gip di Venezia tramite l’ordinanza di custodia.
Il documento ripercorre gli orari della doppia aggressione di cui dovrà rispondere Turetta, arrestato dopo sette giorni di fuga e attualmente recluso in carcere in Germania.
Le tappe dell’omicidio
Stando a quanto si legge nelle carte del Gip di Venezia, le grida di aiuto della vittima e le parole “così mi fai male” sarebbero state ascoltate da un vicino di casa della ragazza alle 23:15 di sabato 11 novembre mentre l’ex coppia di fidanzati si trovava nel parcheggio a circa 150 metri da casa Cecchettin.
A seguito dello spostamento dell’azione omicida nella zona industriale di Fossò, invece, le autorità hanno constatato che Turetta ha caricato il corpo della ragazza in auto alle 23:40.
Femminicidio Giulia Cecchettin, ha lottato con il suo assassino: la ricostruzione delle aggressioni
A quanto si apprende, inoltre, è stato riferito che la prima aggressione di Turetta all’ex fidanzata è stata ricostruita attraverso il racconto di un testimone. La seconda aggressione, invece, è stata rielaborata mediante lo studio e l’analisi delle immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza presenti in zona.