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Ue, cos'è e come funziona il Meccanismo europeo di stabilità

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L'Italia è l'unico Paese dell'Unione europea a respingere (ancora) l'approvazione del Fondo salva-Stati: ecco in cosa consiste questo strumento tanto dibattuto

Ventisette, meno uno. L’Italia è l’unico Paese dell’Unione europea a respingere (ancora) l’approvazione del Fondo salva-Stati. Sebbene Meloni e Salvini abbiano spiegato largamente le ragioni della maggioranza sul blocco, c’è chi non smette di considerarlo un mero pregiudizio ideologico di un populismo anti-Europa. Ma in cosa consiste questo strumento tanto dibattuto?

Fondo salva-Stati, cos’è?

Il suo vero nome è Meccanismo europeo di stabilità (Mes) e, con un capitale versato da tutti i Paesi dell’Eurozona, si finanzia emettendo debito sul mercato. Si tratta di un’istituzione europea nata a seguito di un accordo intergovernativo tra i Paesi che hanno adottato l’euro, in grado di erogare prestiti a tassi favorevoli a nazioni che trovino difficoltà a finanziarsi sui mercati (com’è avvenuto in passato per Cipro, Grecia, Irlanda, Portogallo e Spagna).

Come accedere ai prestiti erogati?

Due sono gli strumenti a disposizione del Fondo salva-Stati: i prestiti e le linee di credito (finora non ancora utilizzate). Se i primi prevedono l’effettiva erogazione di soldi in prestito ai governi in difficoltà, le secondo forniscono una garanzia di intervento che può essere attivata dal Paese beneficiario in caso di necessità. Per quanto concerne le linee di credito, la riforma mira a perfezionare la cogenza della condizionalità ex-ante al fine di accedere a un primo tipo di linea di credito (Pccl, Precautionary conditioned credit line). Tra i paletti posti dalle regole europee di finanza pubblica ci sono: rapporto deficit/Pil sotto il 3%, rapporto debito/Pil sotto il 60% (o in avvicinamento) e saldo strutturale al di sopra di un minimo prestabilito.