Alessandra Boga Sapevate che l’uso del forno a microonde, che usiamo per riscaldare e cuocere il cibo potesse portare malattie? Non è adatto agli alimenti vegetali o animali e ai loro tessuti, poichè disperde radiazioni – con 2,45 miliardi di hertz -.
Questo avviene soprattutto quando il dispositivo è vecchio, proprio perchè in tal caso, aprendolo, aumentano le radiazioni: per danneggiare l’organismo umano bastano 10 hertz.
Quindi quanto meno non bisogna stare troppo vicino ad un forno a microonde funzionante. Vediamo inoltre quali altre problematiche può causare questo tipo di forno oltre a quelle dovute appunto allo sprigionarsi dalle radiazioni.
Gli studi
Uno studio condotto nel 1991 dallo scomparso nutrizionista svizzero Hans Ulrich Hertel con Bernard H. Blanc, dell’Istituto Federale Svizzero di Tecnologia e dell’Istituto Universitario locale di Biochimica, ha dimostrato che riscaldare o cuocere alimenti in questo apparecchio comporta maggiori rischi rispetto ai metodi tradizionali. Ciò perchè causa mutamenti nel sangue, come la perdita di emoglobina e linfociti, determinando il deterioramento del fisico.
Un altro studio pubblicato l’anno seguente ha invece spiegato: “Le microonde prodotte artificialmente, comprese quelle dei forni, vengono prodotte dalla corrente alternata e forzano un miliardo o più inversioni di polarità al secondo in ciascuna molecola di cibo. La produzione di molecole anormali è inevitabile”. La tossicità e la potenziale pericolosità dei cibi scaldati o cotti nel forno a microonde è stata poi sottolineata dalla dottoressa Lita Lee, nutrizionista laureata in Chimica, nel suo libro “Effetti della radiazione microonda sulla salute”, in cui ha confermato gli effetti nocivi dell’uso del forno a microonde sul sangue: ad esempio la possibilità di prendere il cancro. Inoltre uno studio condotto in Spagna nel 2003 ha appurato che la frutta e la verdura cotte in tale dispositivo perdono il 97% delle sostanze che diminuiscono i rischi delle malattie coronariche e uno studio russo ha dimostrato la diminuzione che va dal 60 al 90% delle sostanze nutritive contenute in questi cibi. Spieghiamo ora nel dettaglio cosa significa.
Qualche esempio
Si è visto che il microonde ha fatto diventare cancerogeni alcuni amminoacidi presenti nel latte e nei cereali; idem i glicosidi e il galattosio dei frutti; si è formato d-nitrosodientanolamine, un famigerato cancerogeno, nelle salse, e ancora si sono trasformati in cancerogeni gli alcaloidi delle verdure crude, cotte o congelate rimaste in questo tipo di forno per poco tempo. Inoltre ha fatto addirittura scomparire le vitamine B, C, E e minerali essenziali che erano presenti negli alimenti testati. Tutto ciò ha portato a maggiore frequenza dei disturbi digestivi; all’aumento dei casi di tumore dello stomaco, dell’intestino e del sangue; a disturbi linfatici che ostacolano la prevenzione di determinati tipi di cancro; ad un’ “importante” riduzione del valore nutritivo di tutti gli alimenti; a farli scadere più velocemente; a far perdere loro dal 60 al 90% del contenuto energetico; alla riduzione di integrazione metabolica di alcaloidi, glicosidi e galatosidi e nitrilosidi; ad annullare il valore nutritivo della carne e agli effetti che abbiamo detto sulle vitamine B, C ed E e su minerali essenziali e lipotropici degli alimenti. Inoltre un forno a microonde vecchio può causare problemi come la cataratta, l’impoverimento del sistema immunitario e l’indebolimento delle difese immunitarie.
