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Forza Italia, il primo documento programmatico post-Berlusconi: “Uniti nel nome di Silvio”

Forza Italia documento programmatico post Silvio berlusconi

È stato svelato il primo documento programmatico post Silvio Berlusconi che ridefinisce l’identità di Forza Italia.

Forza Italia va avanti nel solco tracciato dal suo fondatore: è quanto emerge dal primo documento programmatico post Silvio Berlusconi che è stato presentato da Antonio Tajani, leader in pectore del partito forzista.

Forza Italia, il primo documento programmatico post-Berlusconi: “Uniti nel nome di Silvio”

È stato elaborato dal coordinatore nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani, il documento programmatico del partito fondato da Silvio Berlusconi, deceduto lo scorso 12 giugno. Il testo si apre con il “commosso omaggio alla memoria” del Cavaliere, stando alla lettura che ne è stata fatta dal leader in pectore del partito durante la riunione dei gruppi parlamentari. Il manifesto è stato anche postato sulle chat forziste e verrà approvato dal Consiglio nazionale convocato il 15 luglio.

Il documento, visionato da Adnkronos, rivendica anche il ruolo centrale della forza politica lanciata da Berlusconi nel 1994. “FI ha un ruolo insostituibile nella politica italiana nel solco del Ppe: quello di affermare e tradurre in azione politica i grandi principi liberali, cristiani, garantisti, europeisti, atlantici, che costituiscono la nostra identità e che solo Forza Italia rappresenta in modo organico e coerente”, si legge.

Il primo manifesto politico post-Berlusconi, poi, ribadisce che da “questa cornice valoriale deriva la nostra appartenenza al Ppe, che orgogliosamente rappresentiamo in Italia e che costituisce parte essenziale della nostra identità”. Una “Europa forte, salda nelle sue radici giudaico-cristiane e nei suoi valori liberali, protagonista nel mondo con una comune politica estera e di difesa, in stretto accordo con gli Stati Uniti e gli altri alleati della Nato, un’Europa espressione dei popoli e non soltanto degli Stati, costituisce il più lungimirante sogno nell’eredità politica di Berlusconi”.

Per realizzare un simile progetto, come precisa la bozza, “è necessario far nascere alle prossime elezioni europee una maggioranza politica scelta dai cittadini d’Europa e costituita da famiglie di partiti omogenee, i Popolari, i Liberali, i Conservatori”. “Il centro-destra è la casa naturale di Forza Italia, nasce dal coraggio e dalla visione del presidente Berlusconi e trova oggi nel governo Meloni il suo coerente compimento”, si legge ancora. Subito dopo, il testo rimarca il sostegno forzista all’attuale Governo Meloni: “Per questo Forza Italia è impegnata in un sostegno leale a questo governo per l’intera legislatura e per il futuro, e allo stesso tempo è impegnata a realizzare, come forza di governo responsabile, gli impegni assunti con i cittadini”.

Nel documento, poi, vengono presentati alcuni dei temi più importanti per FI che raccolgono l’eredità lasciata da Berlusconi come riforma della giustizia e taglio delle tasse.

Nuove generazioni

Il primo punto del primo manifesto politico post-Cav è dedicato ai giovani e alle nuove generazioni. “Abbiamo il dovere della coerenza e la responsabilità di proporre, soprattutto ai giovani, una visione del futuro capace di restituire speranza e fiducia. ‘Dobbiamo garantire loro politiche che consentano la crescita e la valorizzazione delle nuove generazioni”. Formazione e merito, infatti, sono considerate “parole chiave per il futuro del nostro Paese” mentre “scuola e università devono stimolare e valorizzare le capacità degli studenti, creando competenze spendibili sul mercato del lavoro”.

Si fa riferimento pure al problema della natalità: “Non vi può essere alcun rilancio senza l’importante inversione di quella tendenza che molti osservatori definiscono ‘inverno demografico’. Noi crediamo nella tutela e nella valorizzazione della vita in ogni momento, dal concepimento alla morte naturale, e della famiglia tradizionale, orientata alla crescita dei figli, pur garantendo il massimo rispetto per la libera scelta di ogni orientamento e di ogni stile di vita individuale”.

Riforme e tasse

Stando alla bozza visionata da Adnkronos, il “futuro del sistema Paese si basa prima di tutto sul recupero della competitività del nostro apparato produttivo, da realizzare attraverso riforme strutturali”.

“La prima riguarda il taglio della pressione fiscale e la semplificazione del sistema di prelievo, nella prospettiva della flat tax da realizzare nella legislatura”, si legge ancora. “In parallelo, serve ridurre gli oneri burocratici complessivi e semplificare la PA. Le nostre banche devono essere solide, il risparmio sicuro e disponibile a finanziare investimenti. C’è necessità di investire di più sui trasporti e le nostre infrastrutture”.

Riforma della Giustizia

Nel testo, figura anche il riferimento alla giustizia. I concetti presentati si inseriscono nel solco tracciato dall’attuale ministro della Giustizia, Carlo Nordio.

“È necessaria una profonda riforma del sistema giudiziario, secondo le linee garantiste indicate dal ministro Nordio, sia per estendere le garanzie per i cittadini e valorizzare il lavoro dei magistrati seri e corretti, sia per restituire efficienza al sistema, in particolare nel settore della giustizia civile. Sono le condizioni che consentiranno anche un efficiente impiego dei fondi del Pnrr, un’occasione irrinunciabile per far ripartire il Paese, che ci viene offerta dall’Europa grazie al lavoro tenace di Berlusconi e di Forza Italia. Sono anche le condizioni per gestire il nostro alto debito pubblico con la necessaria prudenza, senza zavorrare il Paese di nuove tasse, le nuove generazioni di nuovo debito e mettendo le ali per una crescita sana e duratura”, viene precisato.

Casa e anziani

“Per consentire la nascita di nuove famiglie occorre insistere e perseverare nelle misure di facilitazione all’acquisto della prima casa, a partire dalla garanzia dello stato sui mutui agli under 36″. Così viene introdotto nel documento un altro cavallo di battaglia dell’era berlusconiana ossia quello che riguarda la casa.

Subito dopo è il turno degli anziani. “A chi dopo una vita di lavoro si è ritirato in pensione dobbiamo assicurare una vecchiaia serena, con un trattamento pensionistico decoroso. L’impegno ad aumentare gradualmente le pensioni minime fino a mille euro, che abbiamo già cominciato ad attuare, costituisce uno dei nostri obbiettivi di legislatura più importanti”.

Sud e occupazione

Tiene ancora banco, poi, la “questione Meridionale”. Torna, infatti, il tema del Sud Italia e dei posti di lavoro, con particolare attenzione all’occupazione giovanile e ai settori dell’ambiente, delle infrastrutture come la Tav e il turismo. “Irilancio dello sviluppo e dell’occupazione nel Sud”, si legge nella bozza, “è un obiettivo strategico nazionale e non una mera rivendicazione di una parte del Paese. Il traguardo minimo è quello di far crescere il tasso di occupazione della popolazione attiva al Sud di almeno 15 punti in dieci anni e ridurre il divario esistente nel PIL pro capite tra il Mezzogiorno ed il resto d’ Italia”.

E viene precisato: “Sulle carenze di competitività del sistema occorrono delle riforme strutturali che sono già oggetto dell’impegno del governo. Fra queste, il potenziamento e il miglioramento qualitativo della rete infrastrutturale (Ponte sullo Stretto, Tav, linee ferroviarie minori, banda larga , porti commerciali e turistici), completando quanto già realizzato o progettato dai governi Berlusconi; il recupero e la valorizzazione del territorio e lotta al dissesto idrogeologico; la valorizzazione capillare delle risorse culturali; il rilancio del sistema produttivo manifatturiero”.

Ambiente, agricoltura e turismo

Infine, il manifesto politico affronta temi come ambiente, agricoltura e turismo. “Forza Italia considera la tutela dell’ambiente e la valorizzazione del patrimonio naturale e artistico un dovere verso le generazioni future ma questi temi vanno affrontati in modo pragmatico e non ideologico: sappiamo che dobbiamo andare nella direzione di una riduzione delle emissioni, ma questo processo va supportato con risorse ed incentivi, e non gestito solo con dinieghi e limitazioni senza alternative realistiche per gli operatori economici”.

Al contempo, asserisce il documento forzista, è “necessaria una nuova politica agricola europea che tuteli meglio le piccole e medie imprese agricole e agroindustriali, perché troppo spesso abbiamo assistito ad una eccessiva spinta delle forze della sinistra europea per imporre vincoli ambientali eccessivi che mettono a rischio la competitività delle imprese a tutto vantaggio dei prodotti importati da altre parti del mondo. Bisogna sviluppare una maggiore cultura della nutrizione umana contro le derive salutiste che portano alla definizione di provvedimenti (Nutriscore o le etichette allarmistiche sul VINO e sugli alcolici in generale, sugar tax, etc.) che non poggiano su basi scientifiche serie, valorizzando invece i vantaggi della dieta mediterranea”.

In ultimo, ma non per minore importanza, il testo si focalizza sul turismo, rimarcando la necessità di “tutelare il turismo, che rappresenta una delle risorse fondamentali del nostro Paese, poiché migliaia sono le persone impiegate in questo settore e per lo straordinario valore dei beni storici, culturali, architettonici e ambientali presenti nel nostro Paese”.