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Fotografato per la prima volta il buco nero al centro della Via Lattea

L'immagine del buco nero

Dopo il primo "scatto" del 2019 ad M87 è stato fotografato per la prima volta il buco nero al centro della Via Lattea, la nostra galassia

Balzo in avanti delle scienze astronomiche, un balzo anche italiano con cui è stato fotografato per la prima volta il buco nero al centro della Via Lattea. Si tratta del più vicino ed è stato “immortalato” come effetto della straordinaria collaborazione internazionale fra Event Horizon Telescope (Eht) e dell’stituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn), Università Federico II di Napoli e di Cagliari. Ma di cosa si tratta? In buona sostanza della prova provata dell’esistenza di una regione dello spazio in cui la materia non può sfuggire.

Un buco nero al centro della Via Lattea

Quella immagine è infatti la la prova definitiva che al centro della Via Lattea c’è un buco nero. Lo studio relativo è stato pubblicato in 10 articoli su The Astrophysical Journal Letters, con un risultato che a partire della Germania ha fatto il giro del mondo e della comunità scientifica del pianeta. Tutto questo con lo European Southern Observatory (Eso); in Italia da Inaf, Infn e le due università. La prima foto di un buco nero risale al 2019, quando venne “scattata” in ordine a quello della galassia M87, tuttavia la nuova immagine è di straordinaria importanza perché la sua è in un certo senso una conferma “locale”, quella dell’esistenza di un buco nero al centro della nostra galassia.

Il primo scatto del 2019 a quello di M87

Non è un caso che in sede di conferenza stampa i ricercatori abbiamo definito quella foto “una prova schiacciante”. A Roma si sono riuniti per parlarne Ciriaco Goddi di Università di Cagliari, Inaf e Infn, Elisabetta Liuzzo Nicola Marchili e Kazi Rygl, tutti e tre dell’Inaf e, in collegamento, Mariafelicia De Laurentis di Università Federico II di Napoli e Infn, e Rocco Lico di Instituto de Astrofísica de Andalucía e Inaf.