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Francesco Facchinetti: quella che venne messo alla porta dalla sorella Alessandra

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Alessandra Facchinetti ricorda quando cacciò fuori di casa il fratello (allora) dj Francesco.

Francesco Facchinetti messo alla porta dalla sorella Alessandra. A raccontarlo è stata lei stessa al Corriere della Sera, ricordando tempi passati in cui, quello che oggi è un imprenditore di successo nell’ambito musicale, si faceva chiamare dj Francesco e ne combinava di tutti i colori.

Alessandra e Francesco Facchinetti, un rapporto fratello-sorella di grande affetto… ma non sotto lo stesso tetto

Tanto diversi ma comunque tanto uniti tra loro. I due figli del frontman dei Pooh, Roby Facchinetti, hanno vissuto mille avventure nel corso della loro infanzia, anche grazie al papà, che li ha da subito fatti immergere con lui nel mondo della musica.

Spesso Alessandra Facchinetti, oggi stilista di successo, s’è trovata costretta però a qualche tiratina d’orecchie al fratello minore Francesco. L’ha raccontato lei ai microfoni del Corriere della Sera, ricordando i tempi in cui quest’ultimo si faceva chiamare dj Francesco e scalava le hit parade con successi come “La canzone del capitano“.

La convivenza con Francesco? Sei mesi infernali

Alessandra ricorda la convivenza con Francesco come “sei mesi infernali“. Era un matto, il fratellino, che si divertiva tra feste e baldoria mentre la sorella maggiore puntava già a realizzarsi nel mondo della moda.

Io mi sono trasferita da Bergamo a Milano per frequentare l’istituto Marangoni – ha raccontato la stilista – Intorno al 2003-2004, ero già da Gucci, Francesco cominciava come dj e da Como veniva spesso in città. Presa da un impeto folle ho proposto a Rosaria (la madre di Francesco, ndr): lo tengo io. Che ideona”.

I due convissero sotto lo stesso tetto appena sei mesi, sufficienti per entrambi per capire che sarebbe stato il caso di muoversi su binari diversi: “Arrivavo a casa e trovavo gente ovunque, Francesco rientrava a tutte le ore e voleva chiacchierare anche se la mia sveglia suonava all’alba. L’ho messo alla porta. Poi lo adoro, per carità, come adoro tutti i miei fratelli”.