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Francia, quinta notte di scontri: la protesta si allarga alla Svizzera

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In Francia è stata la quinta notte di scontri dopo l'uccisione del 17enne Nahel, ma la protesta si è allargata alla Francia.

In Francia gli scontri sono andati avanti, per la quinta notte, dopo l’uccisione del 17enne Nahel a Nanterre. La protesta si è spostata anche in Svizzera.

Francia, quinta notte di scontri: attacco alla casa di un sindaco

Quinta notte di scontri in Francia, con 719 fermi. Le proteste esplose dopo la morte del 17enne Nahel, ucciso da un agente di polizia a Nanterre durante un controllo, non si placano. Tensioni anche sugli Champs-Elysées a Parigi. La zona è stata completamente blindata ma gruppi di giovani hanno cercato più volte di fare irruzione. Vincent Jeanbrun, sindaco di Haÿ-les-Roses, nel Val-de-Marne, ha annunciato su Twitter l’attacco contro la sua abitazione, dove si trovavano la moglie e i figli. Un gruppo di manifestanti ha sfondato il cancello d’ingresso con un’auto, ha incendiato il veicolo e voleva dare fuoco alla casa. “Mia moglie e i miei figli in stato di shock e feriti” ha scritto il sindaco nel post. La moglie si è ferita mentre scappava con i due bambini dagli assalitori, che la inseguivano. Ferito anche uno dei bambini.

La rivolta si è allargata anche alla Svizzera

La rivolta si sta allargando anche alla Svizzera. Dopo i tanti appelli di protesta lanciati dai manifestanti su Snapchat e Tiktok, a Losanna sono nati diversi scontri in centro, con 200 giovani che hanno affrontato la polizia, come riferito dal sito 20 minutes. Un negozio della Fnac e un negozio di scarpe sono stati saccheggiati. In Francia la polizia ha già arrestato più di 1.311 persone da quando sono iniziati gli scontri. Le autorità  hanno inviato truppe supplementari nelle città più critiche: Lione, Grenoble e Marsiglia.