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Fratello di Alfano alle Poste: così fu assunto

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Fratello di Alfano nominato nelle intercettazioni dell'inchiesta Labirinto, che ha portato a 24 arresti a Roma. Ombre sulla capitale. Ombre su Alfano. Il ministro dell'Interno appare nelle intercettazioni dell'investigazione conclusasi in questi giorni, che ha portato all'arresto di 24 persone a Ro...

Fratello di Alfano nominato nelle intercettazioni dell’inchiesta Labirinto, che ha portato a 24 arresti a Roma. Ombre sulla capitale.

Ombre su Alfano. Il ministro dell’Interno appare nelle intercettazioni dell’investigazione conclusasi in questi giorni, che ha portato all’arresto di 24 persone a Roma. L’inchiesta, chiamata Labirinto, ha fatto luce su legami e rapporti tra forze politiche e faccendieri nella capitale. Le intercettazioni parlano di rapporti tenuti con “altissime cariche istituzionali” da parte di Raffaele Pizza.

Pizza, fratello dell’ex sottosegretario del governo Berlusconi, appare legato a molte figure politiche, tra cui spicca Alfano. Intercettato in una conversazione con Davide Tedesco, collaboratore del ministro, il faccendiere si vanta di essere stato quello che ha fatto assumere il fratello di Alfano in una società delle poste. La Guardia di Finanza riporta anche che il sistema prevedeva diversi incarichi fra i vari partecipanti, dal preoccuparsi di nascondere fondi neri tramite false fatturazioni al gestire i rapporti con i diversi politici, in una ragnatela di favori e legami familiari.

Il giro di favori è sottolineato dalle forze dell’ordine. Pizza, nelle parole del gip, era in grado di far diventare in debito verso di lui vari esponenti politici, che restituivano il favore influenzando appalti e decisioni. I nomi venuti fuori dall’inchiesta non riguardano solo il fratello di Alfano, ma provengono anche dalle alte sfere dell’Agenzia delle Entrate e dell’Inps, in particolare il presidente di quest’ultima, Tito Boeri.