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Gabby Petito, mandato di arresto per il fidanzato: lui ancora non si trova

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L'Fbi ha fatto scattare il mandato di arresto per il fidanzato di Gabby Petito, influencer trovata morta. Il giovane ancora non si trova.

L’Fbi ha fatto scattare il mandato di arresto per il fidanzato di Gabby Petito, influencer trovata morta. Il giovane ancora non si trova. Non è accusato dell’omicidio, ma di aver usato in maniera fraudolenta una carta di credito non sua.

Gabby Petito, mandato di arresto per il fidanzato: non lo trovano

Brian Laundrie, 23enne fidanzato di Gabby Petito, la travel blogger scomparsa e in seguito trovata morta nel parco nazionale di Bridger-Teton in Wyoming, continua ad essere nei guai. L‘Fbi ha emesso un mandato di arresto per il ragazzo, ma di lui si sono perse le tracce da oltre una settimana. Per il momento è considerato come “persona d’interesse nelle indagini“, ma non un sospettato. Non è accusato dell’omicidio della ragazza, ma di aver usato in maniera fraudolenta una carta di credito non sua della Capitol One Bank, tra il 30 agosto e il 1 settembre, con cui ha speso mille dollari.

Gabby Petito, mandato di arresto per il fidanzato: lo stanno cercando

La polizia lo sta cercando dallo scorso martedì e sta concentrando la propria attenzione soprattutto in Florida, dove Brian vive con la sua famiglia e dove era tornato lo scorso 1 settembre dalle vacanze senza la fidanzata Gabby. Alcuni giornali locali hanno rivelato alcune immagini molto strane che lui era solito condividere sui social fino a cinque settimane fa, con demoni e angeli della morte. Il senso di queste citazione è un mistero, ma probabilmente voleva far arrivare qualche messaggio. “Esortiamo le persone che conoscono il ruolo del signor Laundrie in questa faccenda o la sua attuale posizione a contattare l’Fbi” è il messaggio pubblicato sulla pagina Twitter del Federal bureau of investigation.

Gabby Petito, mandato di arresto per il fidanzato: cosa è accaduto all’influencer

L’Fbi ha spiegato che l’ufficio del coroner della contea di Teton ha classificato la causa della morte di Gabby Petito come “omicidio”. I due erano partiti ad inizio luglio a bordo di un van con cui volevano viaggiare attraverso il Paese, condividendo foto e video sui social. Durante il viaggio è successo qualcosa di misterioso. L’1 settembre, Brian è tornato a casa in Florida, ma da solo. Dieci giorni dopo, i genitori di Gabby, che vivono a New York, hanno denunciato la scomparsa. La ragazza era stata vista l’ultima volta il 27 agosto a Jackson Hole, in Wyoming, mentre l’ultima foto dei social risaliva al 25 agosto. Gli inquirenti hanno sentito Brian, ma non ha fornito nessuna informazione utile. Pochi giorni prima del ritrovamento del corpo della ragazza il fidanzato è scomparso. Un dettaglio molto particolare riguarda un litigio tra Gabby e Brian, avvenuto il 12 agosto e ripreso dalle telecamere della polizia di Moab, nello Utah. Nelle immagini si vede il ragazzo che urla contro la 22enne mentre sono fermi con il furgone su un’autostrada vicino al Parco nazionale di Arches. Gli agenti sono intervenuti, ma non hanno trattenuto la coppia, li hanno solo detto di passare la notte separati.