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Gaza, colpito campo profughi nella Striscia: almeno 12 vittime

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L'esercito israeliano ha bombardato un campo profughi nel centro della Striscia di Gaza, causando decine di morti

Il raid aereo ha preso di mira il campo profughi Nuseirat. Al momento sono stati recuperati i corpi di 12 persone, mentre oltre 30 sarebbero sotto ancora sotto le macerie degli edifici crollati.

Colpito campo profughi nel centro della Striscia di Gaza

La notizia è stata condivisa dall’agenzia di stampa palestinese Wafa, che racconta che nelle ultime ore racconta l’esercito israeliano ha bersagliato anche le aree di Sheikh Zayed e Tal Al-Zaatar, nel nord della Striscia. Continuano gli attacchi anche nella Cisgiordania occupata, dove le incursioni hanno avuto luogo settimanalmente dall’inizio della guerra. Il raid di oggi, contro un campo profughi situato a sud di Al-Bireh ha causato la morte di un ragazzo di soli 16 anni, come riportato dai media locali.

L’appello alle Nazioni Unite

Riyad Mansour, rappresentante della Palestina presso le Nazioni Unite, è intervenuto all’Assemblea generale dell’Onu evidenziando la situazione disumana che stanno vivendo i bambini nella striscia di Gaza, che ogni giorno rischiano la vita a causa della carestia o delle bombe. “Guardate Yazan” ha dichiarato rivolgendosi alla sessione dell’Assemblea Generale a New York e mostrando l’immagine di Yazan al-Kafarneh, il bambino palestinese morto per malnutrizione, giorni dopo che le sue foto erano circolate online. “Era un bambino vivace” ha raccontato “È stato ucciso da Israele che ha usato la fame come arma di guerra“. “L’era dell’impunità israeliana deve finire e dovremmo entrare in una nuova era di responsabilità e sanzioni” ha infine aggiunto. Le sue parole sono state riprese dall’emittente araba Al Jazeera.

Al lavoro per un cessate il fuoco

Il vice rappresentante degli Stati Uniti presso le Nazioni Unite, Robert Wood, ha confermato che Washington sta lavorando ad una nuova bozza di risoluzione su Gaza, spiegando che la proposta “raggiungerebbe un cessate il fuoco temporaneo che consentirebbe agli ostaggi di tornare a casa dalle loro famiglie e aiuterebbe a portare gli aiuti nelle mani dei civili palestinesi, che ne hanno così disperatamente bisogno“. Gli Usa hanno spiegato che la risoluzione del Consiglio di Sicurezza, con la quale si chiedeva un cessate il fuoco immediato e su cui avevano posto il veto il mese scorso, avrebbe potuto minare il quadro dell’accordo di tregua tra Israele e Hamas. Domenica la vicepresidente Kamala Harris aveva chiesto un “cessate il fuoco immediato” a Gaza per sei settimane.