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Giachetti in sciopero della fame chiede data congresso PD

roberto giachetti

Roberto Giachetti invece che inviti a cena smette di mangiare. L'esponente dem annuncia lo sciopero della fame fino alla data del congresso PD.

Dopo Massimo Calenda, anche Roberto Giachetti esorta Maurizio Martina a fissare una data per il congresso del PD, e lo fa tornado alle origini. L’ex Radicale infatti annuncia uno sciopero della fame perché finora i dem non hanno dato risposte al post 4 marzo. “Veniamo presi alla berlina da tutti”, avverte l’esponente dem.

Giachetti: serve data congresso PD

“Amici cari, visto che voi vi dedicate alle cene e continuate a prendere tempo mentre il PD scivola sempre più in basso, io smetto di mangiare. Dalla mezzanotte di ieri sciopero della fame per chiedere che sia fissata subito la data del congresso” annuncia questa notte su Twitter Roberto Giachetti. L’ex vicepresidente della Camera si riferisce all’incontro poi saltato attorno ad un tavolo (di un ristorante) tra Massimo Calenda, Matteo Renzi, Paolo Gentiloni e Marco Minniti.

“Sono incazz.. nero, le ho provate tutte” ma “invece traccheggiamo” e allora “a questo scenario indecoroso reagisco tornando alle mie origini” dichiara Giachetti, che prima di entrare nel Partito Democratico militava nei Radicali.

“Mi pare che abbiamo giocato anche abbastanza. Penso che non sia accettabile quello a cui abbiamo dovuto assistere per ore a proposito di cene, incontri, quell’altro che gli risponde che farà la cena con il professore e l’imprenditore” sottolinea in un video di spiegazioni. Stavolta il riferimento non casuale è a Luca Zingaretti, finora unico candidato ufficiale alle primarie del PD. Il governatore del Lazio infatti per sminuire l’iniziativa di Calenda ha organizzato una contro cena con rappresentanti della società civile.

“Penso che non è più possibile andare avanti così. Noi davvero al nostro popolo possiamo offrire uno spettacolo di questo tipo?” domanda quindi Giachetti. “Uno spettacolo indecoroso, nel quale veniamo presi alla berlina da tutti. – sottolinea – Questa è la risposta che pensiamo di dare dopo il 4 marzo? Io penso che non sia più possibile”. Il deputato dem chiarisce quindi che il congresso “andava fatto subito” dopo la disfatta ed esorta quindi Maurizio Martina, con questo suo sciopero della fame, a fissare finalmente una data.