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Meloni, l’intervista a Fox News: “Non ho ancora deciso sulla Via della seta. Migrazione? Combattiamo i trafficanti”

Giorgia meloni intervista fox news

Durante la sua missione a Washington, il premier Giorgia Meloni ha rilasciato un’intervista affrontando svariati importanti temi.

C’è stato tempo anche per il piccolo schermo a Washington: durante la missione che l’ha portata faccia a faccia con il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, Giorgia Meloni ha rilasciato un’intervista a Maria Bartiromo su Fox News. In occasione dell’intervista, il premier italiano ha affrontato svariati temi che spaziano dall’economia nostrana data in crescita al tema dell’immigrazione, tanto caro alla leader di Fratelli d’Italia.

Giorgia Meloni, intervista a Fox News: l’incontro con Joe Biden a Washington

Meloni, nell’intervista rilasciata a Fox News, ha affermato di essere “stata presentata come un mostro” ma ha anche ribadito di fare sempre “quello che è giusto per la mia nazione”. Il premier, inoltre, ha deciso di replicare alle critiche, asserendo che “l’unico modo in cui mi piace rispondere è con i risultati”.

Rispetto all’incontro con il leader americano, invece, ha dichiarato: “Abbiamo avuto un incontro aperto e lungo. Abbiamo discusso a lungo in un momento in cui le cose intorno a noi sembrano cambiare. Ci sono stati temi bilaterali, ma si è parlato anche di crisi globali. La discussione è stata molto buona, sono contenta”. E, quando le è stato chiesto del presunto “scetticismo” che inizialmente Biden pareva nutrire nei suoi confronti, ha risposto che adesso “sicuramente qualcosa è cambiato, è successo a molti leader in tutto il mondo”.

La crescita dell’economia in Italia e la battaglia con la sinistra

Il focus dell’intervista si è, poi, concentrato sulla crescita economica italiana e sul conflitto, nel Paese, tra destra e sinistra. “L’Italia cresce più di altri nei dati economici, abbiamo raggiunto il livello più alto di sempre nell’occupazione, nell’occupazione stabile, nell’occupazione femminile”, ha rivendicato con orgoglio Meloni.

“La grande differenza fra le forze conservatrici e quelle della sinistra è che noi ci preoccupiamo della realtà, loro vogliono un mondo che non è quello in cui vivono. Ma non se ne preoccupano. Questo è, secondo me, quello che avviene in Europa. Per questo hanno fatto molti errori tentando di seguire il loro approccio ideologico”, ha aggiunto. Per il premier italiano, la popolazione ha “capito questa differenza” e “nei momenti difficili vogliono essere governati da qualcuno che non ha quell’approccio ideologico e utopico”.

I rapporti con Cina e Africa

Un altro tema cruciale affrontato con Bartiromo è stato quello dell’addio alla Via della seta. “Non ho ancora deciso”, ha ammesso Meloni. La questione “dovrà essere discussa col governo cinese e nel Parlamento italiano”, ha precisato, svelando che la Penisola è l’unico Paese del G7 che ha aderito alla Via della seta. Al contempo, ha sottolineato che l’Italia non è la nazione che ha le “migliori relazioni commerciali” con Pechino. “Prenderemo una decisione prima di dicembre”, ha garantito.

Dalla Cina all’Africa. Meloni preme per la stabilizzazione del continente africano ma, per il premier, urge “cambiare strategia”.

L’Africa “deve essere un attore globale” perché “è un continente con grandi risorse dal punto di vista energetico”. E ha spiegato: “La mia idea è che negli anni precedenti l’Occidente ha dato consigli all’Africa, ma non abbiamo mai dato una mano. È il momento di dare una mano. C’è bisogno di cambiare approccio, portare investimenti in modo che il rapporto tra i due continenti sia utile per entrambi”.

Meloni ha anche precisato che, dal suo punto di vista, i Paesi del G7 dovrebbero correggere “gli errori fatti dalla globalizzazione ovvero democratizzare il sistema e redistribuire la ricchezza” perché l’Africa “è vittima di molti che dall’esterno vogliono approfittare delle sue ricchezze e che lavorano contro la sua stabilità”.

Guerra in Ucraina e immigrazione: il punto di Giorgia Meloni all’intervista a Fox News

Tra gli argomenti trattati non poteva mancare, poi, la guerra in Ucraina. “L’Italia ha fatto molto e in Europa è dove paghiamo di più per questa guerra”, ha asserito Meloni, rispondendo indirettamente alle critiche dell’ex presidente a stelle e strisce Donald Trump, secondo il quale gli States sono il Paese che sta pagando il prezzo più alto nell’ambito del conflitto russo-ucraino.

A questo proposito, il premier italiano ha anche ricordato che, nella sua prima Finanziaria, ha dovuto destinare 30 miliardi soltanto ai costi dell’energia. “Siamo veramente colpiti dalle conseguenze della guerra e di questo va tenuto conto”, ha detto.

Infine, la leader di Fratelli d’Italia è tornata su uno dei temi che le sono più cari: l’immigrazione. Meloni ha rimarcato che il fenomeno dell’immigrazione illegale proveniente dall’Africa “non è qualcosa che può essere gestito solo sul piano della sicurezza”. Secondo il premier, l’obbiettivo deve essere quello di “combattere i trafficanti di esseri umani, perché le loro organizzazioni diventano sempre più potenti e non possiamo lasciare che le mafie decidano chi entra nei nostri Paesi”.

Concentrandosi sulla Tunisia (uno dei Paesi dal quale arrivano in Italia più immigrati irregolari), Meloni ha sottolineato che la nazione “rischia il default finanziario” e che il dialogo con l’Fmi “non è facile”, soprattutto per via dell'”approccio dei due interlocutori”.