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Giornalista russa irrompe durante il tg con un cartello contro la guerra: scomparsa

Giornalista russa cartello

Una giornalista russa è stata arrestata dopo aver interrotto il tg mostrando un cartello contro la guerra in Ucraina. La donna da diverse ore è scomparsa.

Sta facendo il giro del web il video che mostra una giornalista russa che, durante il telegiornale delle nove del Primo canale della televisione di Stato, ha fatto irruzione in diretta esibendo un cartello recante la scritta “Fermate la guerra, non credete alla propaganda, vi stanno mentendo“: la donna, dipendente dell’emittente, è stata subito arrestata dalle forze dell’ordine e da allora non si hanno più sue notizie. Da ore di Marina Ovsyannikova non si hanno più notizie. Gli avvocati: “È stata imprigionata, la nascondono”.

Giornalista russa scomparsa

“Non riusciamo a trovarla, ma stiamo continuando a cercare”. Da diverse ore la giornalista che ha protestato contro il suo Governo e contro la guerra in Ucraina è irreperibile. A farlo sapere alla Cnn è l’avvocato Dmitry Zakhvatov, il quale ha raccontato: “All’inizio la polizia l’ha trattenuta volendo limitarsi a seguire il protocollo amministrativo. Ma il caso è stato poi preso in mano dalle alte autorità che hanno deciso di avviare un procedimento penale nei suoi confronti per divulgazione pubblica di informazioni consapevolmente false sull’uso delle forze armate russe”. Dopo essere stata trattenuta dalla polizia per alcuni accertamenti in seguito alla sua protesta in diretta, il suo telefono continua a essere irraggiungibile.

A occuparsi dell’episodio è un pool di avvocati specializzati nella difesa dei diritti umani. La legale Anastasia Kostanova fa sapere: “Io e i miei colleghi abbiamo cercato tutta la notte la giornalista, ma né il centro televisivo stesso né il dipartimento di polizia di Ostankino hanno dato conferma della sua presenza. Gli avvocati non sono riusciti a mettersi in contatto con lei. Ciò significa che la nascondono dai suoi avvocati e cercano di privarla dell’assistenza legale e, a quanto pare, stanno cercando di preparare l’accusa più severa. Il collega Pavel Chikov ha aggiunto: “Marina Ovsyannikova non è stata ancora trovata. È stata imprigionata per più di 12 ore”.

Giornalista russa mostra cartello anti guerra

Si tratta di Maria Ovsiannikova, cronista che ha deciso di ribellarsi alla propaganda portata avanti dalla tv per cui ha lavorato fino a ieri. Nel video si vede la stessa comparire dietro alla collega che stava leggendo il telegiornale con un cartello contro la guerra; qualche secondo dopo, le telecamere hanno cambiato inquadratura ma non hanno impedito ai telespettatori di leggere il suo appello.

Pochi minuti dopo, i gendarmi l’hanno arrestata ma la donna ha comunque fatto in tempo a mostrarsi in un video che aveva pre-registrato nel quale ha attaccato ancora più duramente la Russia ritenendo che nel paese sono stati tutti “zombificati“. Ciò che sta succedendo in Ucraina è un crimine, ha affermato, e la Federazione è l’aggressore. La responsabilità dell’aggressione, ha continuato, “è di una persona sola e questa persona è Vladimir Putin“.

“Mi vergogno per aver lavorato qui”

Nel video, la Ovsiannikova ha anche espresso vergogna per aver lavorato nell’emittente negli ultimi anni: “Purtroppo ho lavorato alla propaganda del Cremlino e ora mi vergogno molto“. Infine, l’appello ai suoi concittadini: “Scendete in strada, non abbiate paura, non possono incarcerarci tutti“.

Zelensky: “Grato a questa donna”

Il presidente ucraino ci ha tenuto a ringraziare la donna e tutti quei cittadini russi che non rinunciano a cercare di dire la verità. “Sono particolarmente grato a questa donna che è entrata nello studio televisivo del primo canale con uno striscione contro la guerra“, ha affermato nel suo ultimo videomessaggio.