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Giornate Fai 24-25 marzo: Castello di Masino Torino

castello di Masino

Tra le meraviglie aperte al pubblico nelle giornate di primavera del FAI, c'è anche lo splendido Castello di Masino. Ecco cosa c'è da vedere.

Come ogni anno, anche quest’anno tornano, nell’ultimo weekend di marzo, le giornate del FAI di primavera. Più di mille luoghi aperti e accessibili, la maggior parte dei quali restano normalmente chiusi al pubblico. Grazie a una squadra nutritissima di volontari e operatori, molti di questi luoghi di interesse storico, naturalistico e artistico aprono i cancelli per permettere ai cittadini di dare un’occhiata all’immenso patrimonio che ci circonda. Sono di natura pubblica o privata, accessibili gratuitamente tramite una visita guidata di durata variabile. È possibile, per chi lo volesse, lasciare una offerta che andrà a finanziare i progetti futuri della fondazione in materia di tutela e promozione del patrimonio artistico e naturalistico italiano. Le giornate sono aperte a tutti, gli iscritti al FAI avranno corsie preferenziali per entrare e aperture riservate agli iscritti. Tra i mille luoghi aperti, andiamo a scoprire cosa nasconde il Castello di Masino a circa cinquanta chilometri da Torino.

Il castello di Masino

Tra le perle del patrimonio artistico che il FAI ha acquistato e restaurato, citiamo lo splendido castello di Masino. Situato a Caravino, nei dintorni di Torino, domina la valle Canavese ormai da un millennio. La sua struttura originaria risale all’incirca all’anno Mille e, per tutto questo tempo, fino al 1987, è appartenuto ai conti di Valperga. Nato con una funzione difensiva, prevedeva originariamente alte mura di difesa e torrette di guardia. Dev’essere stato completamente demolito intorno al Cinquecento, per essere ricostruito con una funzione diversa. Dal Rinascimento in poi, infatti, il castello ha ospitato per lo più feste e ricevimenti delle famiglie nobiliari e attorno al suo perimetro, hanno iniziato a nascere i giardini ancora oggi fiore all’occhiello del luogo.

Cosa vedere

Oltre alla splendida architettura del castello, anche gli interni e il circondario sono particolarmente degni di nota. Le pareti delle camere sono riccamente affrescate con dipinti risalenti al Sei e Settecento. Anche gli arredi sono rimasti quelli del periodo, particolarmente sfarzosi. Gli appartamenti privati, per esempio quello di Madama Reale risalente al 1670, offrono un bellissimo spaccato della moda abitativa del tempo. In alternativa, è possibile visitare l’immenso parco che circonda la struttura. Diversi ettari di terreno coltivato secondo la moda inglese dell’Ottocento circondano la rocca. Al loro interno, nascondono anche il labirinto più lungo d’Italia.

Le giornate del FAI

In quanto bene appartenente alla Fondazione, il Castello è aperto al pubblico durante tutto l’arco dell’anno. Nelle giornate di primavera del FAI, però, è possibile visitare lo spazio facendosi accompagnare da una guida che vi illustrerà la storia e la magnificenza del luogo. L’entrata prevede un contributo di almeno cinque euro. Il castello è aperto dalle 10 alle 17. Gli orari possono subire qualche piccola variazione in caso di affluenza abbondante.