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Governo, nella Lega c’è “profonda irritazione” per M5S e Pd

Il leader della Lega Matteo Salvini

Governo, nella Lega c’è “profonda irritazione” per M5S, che promette sfaceli sulla riforma della giustizia, e Pd che pensa "solo" al Ddl Zan e alle tasse

Una fonte del Carroccio fa cadere la “maschera” del Governo e rivela come nella nella Lega ci sia una “profonda irritazione” per le condotte di M5S e Pd in merito alle loro specifiche battaglie. Altro che Salvini che si lascia immortalare sorridente con un caffè in mano, la fonte in questione ha rivelato alle agenzie come proprio il leader del Carroccio sia il primo ad essere irritato per come si stanno comportando i partiti con cui la Lega condivide l’azione di governo sotto l’egida di Mario Draghi. Ma quali sono i punti dolenti su cui all’’interno della Lega stanno maturando radicati malumori per gli altri partiti di governo? 

Irritazione della Lega per M5S e Pd, parla una fonte che “si sfoga”

A ben vedere sono quelli noti, quelli cioè che segnano le differenze e marcano gli steccati ideologici nella composita maggioranza di governo, però è la prima volta che dalla Lega trapela qualcosa di più che la bonaria “sopportazione” di queste condotte ed emerge un qualcosa di più dichiaratamente “ostile”, il che è forse indicativo del fatto che per certi versi la misura di un governo “patchwork” inizia ad essere colma. La Lega al governo ci vuole restare, fa sapere la fonte, ma mentre il partito è impegnato a sostenere le riforme il Movimento Cinque Stelle promette macelli sulla riforma della Giustizia e inizia a giocare di tattica con un numero esorbitante di assenze dall’aula della discussione del fascicolo Cartabia. 

La battaglia per scongiurare i colori e l’irritazione della Lega per M5S e Pd

E il Pd? Come sempre intortato più di quanto non sia legittimo nelle questioni morali complesse come il Ddl Zan o fiscalista esagerato con la richiesta di nuove tasse. Insomma, il quadro che la fonte della Lega insinua pare essere quello di una “famiglia” in cui c’è un solido e quadrato padre che tira la carretta e un paio di figli sfaccendati che giocano a fare i freaks. E la fonte sottolinea come solo il buon senso della Lega abbia evitato che le regioni cambiassero colore e che il green pass non fosse richiesto per trasporti e lavoro. La fonte, che assomiglia almeno concettualmente in tutto e per tutto allo stesso Matteo Salvini, spiega che “non sono risultati scontati, visto che si partiva da un modello (il green pass francese) particolarmente severo, improvviso e radicale”. 

Irritazione della Lega per M5S e Pd, ma i gazebo per la giustizia non si fermeranno

C’è poi l’impegno a cambiare la giusitizia con mille gazebo sparsi per l’Italia In queste ore e per piallare la burocrazia. Ovviamente ci sono delle remore interne all’azione dell’esecutivo: la la mancata riapertura delle discoteche, la crisi di “troppi ristoratori e operatori turistici che lamentano disdette, per non parlare di intere famiglie che non riusciranno ad adeguarsi per tempo ai nuovi criteri”.