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Gratta e Vinci rubato, scarcerato il tabaccaio: “Parzialmente incapace di intendere e volere”

Gaetano Scutellaro

Gratta e Vinci da 500mila euro rubato a Napoli lo scorso settembre, scarcerato il tabaccaio che lo prese: “Parzialmente incapace di intendere e volere”

C’è una sorta di colpo di scena nella vicenda del Gratta e Vinci milionario rubato a Napoli a settembre 2021, è stato scarcerato il tabaccaio autore del furto perché in punto di consulenza sarebbe stato “parzialmente incapace di intendere e volere”. A seguito di quella perizia psichiatrica Gaetano Scutellaro si conferma soggetto abile al processo ma inadatto alla detenzione di cautela.

Gratta e Vinci, scarcerato il tabaccaio che lo rubò ad una donna di Napoli

L’uomo, come si ricorderà, aveva rubato un Gratta e Vinci da 500 mila euro a una signora che lo aveva appena comprato nel negozio di tabacchi gestito dalla famiglia del futuro indagato. Scutellaro fuggì in scooter va venne bloccato all’aeroporto di Roma Fiumicino da cui contava di raggiungere le Canarie.

L’arresto a Fiumicino e la tesi del legale: “Non può stare in carcere, non sta del tutto bene”

Le istanze del suo legale, Vincenzo Strazzullo, avevano sempre sostanziato una patologia dell’uomo e la sua incompatibilità con il regime carcerario severo. E in questi giorni una perizia condotta da Stella Castaldo ed Enrica Parascandalo ha asseverato in punto di procedura la tesi del difensore. Per la parte ingaggiata dal Gup Marco Giordano ha operato la psichiatra Adele Masi.

La consulenza che dà ragione al difensore ma non esenta il tabaccaio dal processo

Il sunto degli esami effettuati sulla psiche di Scutellaro è abbastanza semplice: all’epoca dei fatti il tabaccaio era “in uno stato di incapacità parziale di intendere e di volere”. Poi c’è il dato due: Scutellaro è del tutto idoneo a sostenere un eventuale dibattimento in aula per la maturazione della prova a suo carico, ma ha bisogno di cure per mitigare le sue problematiche comportamentali e non può farle in carcere.