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Graves serie TV: chi è Richard Graves, ex presidente USA

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Richard Graves, il peggior presidente della storia degli Stati Uniti d'America, è tornato nell'agone politico. E questa volta non farà prigionieri. Fiore all'occhiello della nuova programmazione di Epix, tra gli outsider più interessanti della galassia dei network televisivi americani, la serie ...

Richard Graves, il peggior presidente della storia degli Stati Uniti d’America, è tornato nell’agone politico. E questa volta non farà prigionieri.

Fiore all’occhiello della nuova programmazione di Epix, tra gli outsider più interessanti della galassia dei network televisivi americani, la serie Graves va in onda sugli schermi americani dal 16 ottobre 2016, mentre in Italia è arrivata esattamente il giorno dopo (per la precisione su TIMvision). Successo pressoché immediato quanto inatteso, che è valso alla serie creata da Joshua Michael Stern – il regista di Jobs, biopic sul fondatore di Apple Steve Jobs, nell’occasione interpretato da Ashton Kutcher – l’inaspettato rinnovo per una seconda stagione da dieci episodi (tanti quanto la prima). Fulcro della serie è il personaggio eponimo di Richard Graves. Scopriamo chi è.
Richard Graves è un uomo sulla settantina, ed è già passato alla storia come il peggior presidente della storia degli Stati Uniti d’America. Colpa della sua politica basata su idee rozze e pregiudizi in merito a qualsiasi tema di sensibilità etica: diritti degli immigrati, degli omosessuali, valorizzazione dell’industria culturale e della scienza. Giunto ormai all’età pensionabile, decide di porre riparo a quanto fatto in passato e, spinto anche da una moglie con malcelate ambizioni politiche, torna nell’agone. Ma in maniera completamente diversa rispetto agli anni della sua presidenza: questa volta, secondo le sue intenzioni, sarà completamente trasparente e al servizio dei cittadini. Insomma, in questo dramedy, sorta di versione politically uncorrect di West Wing, sembra prefigurarsi un presente distopico in cui l’America ha già vissuto il suo Donald Trump, e ora ne sta pagando le conseguenze.
A interpretare il personaggio di Richard Graves è stato chiamato il settantaseienne veterano del cinema Nick Nolte, che da qualche tempo aveva diradato le sue apparizioni sullo schermo. Interprete di tempra e carattere, ma capace di sorprendenti quanto raffinate sfumature recitative, almeno nei suoi anni migliori, Nolte è stato diretto da alcuni dei migliori registi statunitensi – e non solo – degli ultimi quarant’anni: da Martin Scorsese a James Ivory, da Karel Reisz a William Friedkin, da Sidney Lumet a John Milius, da Alfonso Cuarón a Terrence Malick. Ora gli tocca il ruolo forse più gravoso della sua carriera: un finto Trump “pentito” nell’era del vero Trump, quest’ultimo sempre più pieno di sé.