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Gregoretti, pm chiede non luogo a procedere: "Condotta di Salvini non è reato"

Gregoretti pm non luogo a procedere

Il pm Bonomo ha chiesto il non luogo a procedere nei confronti di Salvini nell'ambito del processo sul caso Gregoretti.

Nell’aula bunker di Catania si è tenuta in mattinata un’altra udienza preliminare del processo relativo al caso Gregoretti che vede l’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini accusato di sequestro di persona per aver ritardato lo sbarco di 131 migranti: la pubblica accusa, rappresentata dal pm Andrea Bonomo, ha chiesto il non luogo a procedere.

Gregoretti, pm chiede non luogo a procedere

La sua condotta non costituisce reato. Non si può parlare di sequestro di persona e il governo condivideva la sua linea politica che era quella della ricollocazione dei migranti in via prioritaria“. Sono queste le parole che il pubblico ministero ha rivolto al Gup Nunzio Sarpietro.

Nessun colpo di scena, dato che già la procura di Catania aveva chiesto per ben due volte l’archiviazione del caso ritenendo che il leader della Lega avesse agito secondo le prerogative politiche. Bonomo non ha dato un giudizio sull’operato di Salvini (“non che sia giusto o condivisibile ciò che ha fatto“) ma dichiarato che a suo avviso non si può ritenere che abbia violato le convenzioni internazionali né definire illegittima la sua scelta di assegnare tardivamente il porto di sbarco. “Non dico che moralmente o politicamente la scelta sia stata giusta ma non spetta a noi dirlo“, ha chiosato.

Anche l’avvocato difensore Giulia Bongiorno chiederà il non luoog a procedere nei confonti del suo assistito. Dopodiché il 23 aprile ci sarà l’utima udienza prima di quella finale fissata per il 14 maggio. Qui il giudice per le indagini preliminari comunicherà la sua scelta definitiva tra il rinvio a giudizio di Salvini o una sentenza di non luogo a procedere.