> > Guerra in Medio Oriente, Tajani: "Israele sbaglia"

Guerra in Medio Oriente, Tajani: "Israele sbaglia"

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Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha espresso la propria opinione sulla decisione di Israle di attaccare Rafah

Il capo della Farnesina ha definito la reazione israeliana “sproporzionata“.

Offensiva di Israele a Rafah, le parole di Tajani

Ci sono troppe vittime che non hanno nulla a che fare con Hamas” ha dichiarato Antonio Tajani ospite della trasmissione Ping Pong su Radio1, chiedendo a Netanyahu di “evitare rappresaglie contro la popolazione civile palestinese“. Il vicepresidente del Consiglio ha inoltre aggiunto: “Non credo che ci sia genocidio, certo Israele sbaglia perché sta provocando troppe vittime civili. Bisogna puntare alla liberazione degli ostaggi e far sì che cessi la violenza degli attacchi israeliani“.

Crescono gli appelli per fermare l’offensiva

Joe Biden si è unito alle richieste internazionali affinché Tel Aviv fermi l’attacco programmatico contro Rafah. Dopo il colloquio con il re di Giordania Abdallah II Ibn Al Hussein alla Casa Bianca, il presidente americano ha spiegato: “Una grande operazione militare a Rafah non dovrebbe procedere senza un piano credibile per garantire la sicurezza e il sostegno di oltre 1 milione di persone che vi si rifugiano“. Biden ha anche sottolineato che la regione ospita circa 1,4 milioni di persone, alcune delle quali provenienti da altre zone oggetto di raid e bombardamenti. “Hanno bisogno di essere protetti” ha concluso.

Attacco aereo a Rafah: morto un bambino

Un bambino palestinese è stato ucciso in un bombardamento israeliano a Rafah, come riportato dalla Mezzaluna Rossa, mentre altre quattro persone sono rimaste ferite. Nelle ultime 24 ore l’IDF ha effettuato diversi attacchi aerei nel sud della Striscia, uccidendo decine di abitanti. Intanto l’Egitto ha espresso profondo biasimo nei confronti dei commenti del ministro israeliano, Bezalel Smotrich, che in un incontro aveva affermato che “gli egiziani hanno una notevole responsabilità per il 7 ottobre“. Ahmed Abu Zeid, portavoce del ministero egiziano, ha risposto che Il Cairo “controlla pienamente il suo territorio e non permette a nessuna parte di coinvolgere il nome dell’Egitto in tentativi falliti di giustificare le proprie mancanze“, aggiungendo che sia “spiacevole e vergognoso” che i ministri israeliani continuino a fare “dichiarazioni irresponsabili“.