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Guerra in Ucraina, quali sono le armi che l’Italia invierà a Kiev?

Il ministro della Difesa Lorenzo Guerini

Non ci sarebbero carri armati, né droni o sistemi di difesa elettronica ma non mancano obici e blindo: quali sono le armi che l’Italia invierà a Kiev

Guerra in Ucraina e domande sulla condotta del nostro paese, domande fra cui spicca: quali sono le armi che l’Italia invierà a Kiev? Nel giorno in cui il ministro della Difesa Lorenzo Guerini sarà al Copasir a riferire su natura e tipologia di un intervento che resta secretato, tiene banco una vicenda che politicamente sta spaccato l’esecutivo da settimane. Il provvedimento sul secondo invio di armi all’Ucraina contro la Russia è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale venerdì 13 maggio, tuttavia la lista degli armamenti che verranno spediti a Kiev resta secretata. Era già successo con i precedenti decreti emanati dopo l’inizio dell’ostilità. 

Ecco le armi che forse l’Italia invierà a Kiev

Quando poi Guerini avrà relazionato al Copasir giovedì 19 maggio toccherà al premier Mario Draghi spiegare con unainformativa sull’Ucraina a Camera e Senato. Sul perché della riservatezza il 5 maggio Guerini era stato iperbolico: “Per non far percepire alla parte russa in termini provocatori questa attività, avendo cura di non enfatizzarne la comunicazione”. Poi “per non rendere note le eventuali vulnerabilità e criticità delle forze armate ucraine” e infine “perché in certi casi i Paesi produttori di armi hanno chiesto di mantenere la riservatezza“. Sulla riservatezza è d’accordo l’uomo di punta del Copasir, Adolfo Urso: “Giusto che sia così, perché qui parliamo di sicurezza nazionale”. Si, ma di quali armi parliamo? Concettualmente siamo in upgrade, con armi “pesanti”. Non ci sarebbero carri armati, né droni o sistemi di difesa elettronica. 

Obici, mortai, cingolati e blindo

E allora su cosa si litiga? Si potenti obici da 155/39 FH70 con gittata superiore a 20 km. Poi sui grossi  mortai da 120 mm, sui cingolati M113 per trasporto truppe e sugli efficientissimi blindati  Lince con placca anti-mine, poi su munizionamento di artiglieria, sistemi di comunicazione, dispositivi di protezione individuali, kit di sopravvivenza, armi tecnologiche come sistemi elettronici anti droni, disturbatori di radar, sistemi elettronici di intercettazione di comunicazione e di frequenze radar.