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Guerra in Ucraina, UE non trova accordo su carbone russo: nuovo pacchetto di sanzioni contro Mosca rimandato

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Guerra in Ucraina: l’UE non ha trovato un accordo sull’embargo del carbone russo. Il quinto pacchetto di sanzioni contro Mosca è stato rinviato.

Guerra in Ucraina: l’Unione Europea non è riuscita a trovare un accordo sull’embargo del carbone importato dalla Russia. L’entrata in vigore del quinto pacchetto di sanzioni contro Mosca, quindi, è stata rinviata.

UE non trova accordo su carbone russo: nuovo pacchetto di sanzioni contro Mosca rimandato

Nel pomeriggio di mercoledì 6 aprile, in seguito all’incontro al quale hanno partecipato i rappresentanti dell’Unione Europea, è stato comunicato che il quinto pacchetto di sanzioni contro la Russia non è ancora stato approvato e, quindi, non può essere ancora né presentato né messo in atto.

Sulla base delle informazioni sinora diffuse, i diplomatici europei non sono riusciti a trovare un accordo sul quinto pacchetto di sanzioni contro Mosca. Uno dei principali problemi a questo proposito riguarda l’embargo sul carbone. Nella giornata di giovedì 7 aprile, quindi, secondo quanto riferito da Reuters, è stata fissata una nuova riunione in occasione della quale potrebbe scaturire il via libera alle 27 misure ideate contro il Cremlino.

Guerra in Ucraina, Stati Uniti annunciano nuove sanzioni contro la Russia

In merito al nuovo pacchetto di sanzioni da emanare contro la Russia in seguito alla scoperta del massacro di Bucha, gli Stati Uniti d’America hanno emanato una dichiarazione ufficiale. Nella dichiarazione, è possibile leggere quanto segue: “Oggi gli Stati Uniti, con il G7 e l’Unione Europea imporranno immediati e severi costi economici al regime di Putin per le sue atrocità in Ucraina, compresa Bucha. Verranno adottate devastanti misure economiche per vietare nuovi investimenti in Russia ed imporre le più pesanti sanzioni finanziarie sulle principali banche russe, diverse importanti società statali e su funzionari russi e loro familiari – la dichiarazione, poi, prosegue asserendo –. Fino a quando la Russia continuerà la sua brutale aggressione dell’Ucraina, rimarremo uniti con i nostri alleati nell’imporre nuovi costi alla Russia per le sue azioni. In particolare, verranno applicate sanzioni contro la principale istituzione finanziaria, Sberbank, e la più grande banca privata russa, Alfa Bank che proibiscono a cittadini americani di fare affari con loro”.

Il presidente americano, Joe Biden, poi ha firmato un ordine esecutivo con il quale ha deciso di vietare “nuovi investimenti in Russia per isolarla ancora di più economicamente”. La Casa Bianca, inoltre, ha sottolineato che oltre 600 multinazionali hanno già lasciato la Russia dopo lo scoppio della guerra in Ucraina.

Le misure varate dal Regno Unito per colpire la Russia e contestare la guerra in Ucraina

Nel Regno Unito, anche il Governo guidato da Boris Johnson ha comunicato l’imminente approvazione di un nuovo pacchetto di sanzioni contro Mosca, come conseguenza delle denunce di “abominevoli attacchi ai civili in Ucraina”. In questo contesto, Londra ha intenzione di proclamare l’embargo sul carbone e il petrolio russo entro la fine del 2022 e di interrompere anche le forniture di gas “non appena possibile”. Verranno, poi, congelate le attività di Sberbank e verranno vietati gli investimenti in Russia.

In considerazione di quanto riportato in una nota del Foreign Office, il quinto pacchetto di sanzioni si pone come obiettivo quello di “affamare la macchina da guerra di Putin”. L’embargo su carbone, petrolio e gas, infatti, “sarà un altro duro colpo per l’economia russa e limiterà ulteriormente le loro capacità future”. Infine, il Regno Unito ha deciso di sanzionare anche altri otto oligarchi russi.