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Guerra in Medio Oriente, Anp smentisce attentato ad Abu Mazen. Croce Rossa: “Colpito convoglio umanitario”

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L’Anp ha smentito l’attentato ad Abu Mazen: intanto, mentre prosegue la guerra tra Israele e Hamas, un convoglio della Croce Rossa è stato attaccato.

Mentre la guerra tra Israele e Hamas procede senza esclusione di colpi, è stata diffusa la notizia di un presunto attentato perpetrato contro Abu Mazen: l’indiscrezione, tuttavia, è stata prontamente smentita dall’Anp.

Guerra Israele Hamas, smentito presunto attentato ad Abu Mazen

L’Anp ha smentito il presunto attentato ad Abu Mazen. Nel pomeriggio di martedì 7 novembre, su Telegram e sui social è diventato rapidamente virale un video che mostra un cecchino intento a sparare contro un agente dell’Autorità palestinese, provocando una reazione armata da parte di uomini in borghese. La sequenza è stata presentata sulle diverse piattaforme come un attentato contro il politico palestinese fino a quando non è arrivata la smentita da parte di fonti israeliane e palestinesi.

In considerazione delle verifiche fatte rispetto alle immagini, pare che lo scontro abbia in realtà come protagonisti dei poliziotti e dei trafficanti di droga.

È stata “un’operazione antidroga che non ha coinvolto il presidente dell’Autorità nazionale palestinese Mahmoud Abbas” quella mostrata nel video diffuso online. A riferirlo è stato il portavoce delle Forze della sicurezza dell’Anp, il colonnello Talal Dweikat. “Una squadra della sicurezza si è diretta al campo di Jalazoun, a nord di Ramallah, per arrestare un ricercato per traffico di droga e aggressione, Bilal Abu Asba”, ha aggiunto Dweikat. “Gli spari erano diretti contro gli agenti palestinesi. Sei membri del personale di sicurezza sono rimasti feriti, uno dei quali gravemente, durante l’inseguimento”, ha continuato.

Dweikat, inoltre, ha diramato una nota con la quale ha asserito che l’aggressione non rimarrà impunita e che “l’establishment della sicurezza è determinato a continuare il suo lavoro nazionale nel perseguire i fuorilegge e ritenerli responsabili secondo la legge”.

Anche se la notizia dell’attentato è stata smentita, pare che l’episodio abbia comunque alimentato la tensione verso il leader dell’Autorità palestinese che starebbe ipotizzando di contribuire alla gestione di Gaza dopo la fine dell’operazione militare israeliana contro il movimento jihadista.

Colloqui Usa-Israele, Washington: “No a rioccupazione di Israele della Striscia, Gaza resterà palestinese”

Intanto, prosegue il dialogo tra il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. La Casa Bianca, infatti, ha riferito che Washington si sta impegnando al fine di convincere il leader israeliano a indire “pause umanitarie” nel conflitto con Hamas.

Qualora Israele acconsentisse, sarebbe finalmente possibile consegnare aiuti umanitari indispensabili per la sopravvivenza della popolazione della Striscia di Gaza e si potrebbe muovere un ulteriore passo nella soluzione della crisi degli ostaggi. È quanto riferito dal portavoce della sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby.

Sul conflitto tra Israele e Hamas, è intervenuto anche il vice portavoce del Dipartimento di Stato americano, Vedant Patel. Rispondendo ai commenti di Netanyahu su ABC News sul controllo a tempo indefinito della Striscia di Gaza, Patel ha dichiarato: “Il nostro punto di vista è che i palestinesi devono essere in prima linea in queste decisioni. Gaza è terra palestinese e rimarrà terra palestinese. In generale, noi non sosteniamo la rioccupazione di Gaza e nemmeno Israele”.

Netanyahu: “No a cessate il fuoco finché ci saranno ostaggi”

Mentre Israele dialoga con gli Stati Uniti, Netanyahu ha comunque riaffermato con forza la posizione del suo Governo. “Ribadisco e lo dico sia ai miei amici sia ai miei nemici: non avremo un cessate il fuoco senza gli ostaggi liberi”, ha detto il premier israeliano in conferenza stampa.

Durante il briefing con i media, Netanyahu ha anche confermato di di essere in “contatto continuo” con Biden e che Israele apprezza il sostegno da parte sua e degli Stati Uniti.

Inoltre, ha promesso di “distruggere completamente” la capacità di Hamas di controllare la Striscia di Gaza. “Il mio è un invito ai cittadini di Gaza: per favore andate a sud. Completate lo spostamento verso sud perché Israele non si fermerà”, ha asserito.

Croce Rossa: “Attaccato un convoglio umanitario”

Nella serata di martedì 7 novembre, il Comitato Internazionale della Croce Rossa (Cicr) ha riferito che un suo convoglio di aiuti è stato trivellato di colpi a Gaza City. Altri due camion, poi, sono stati danneggiati mentre un autista è rimasto lievemente ferito. Nonostante gli spari, il convoglio è riuscito a consegnare le forniture mediche che stava trasportando all’ospedale Al Shifa. È quanto segnalato dall’emittente Al-Jazeera.

Intanto, il Cicr ha comunicato che il convoglio era composto da cinque camion e due veicoli che stano trasportando “forniture mediche salvavita a strutture sanitarie, tra cui l’ospedale Al Quds della Società della Mezzaluna Rossa Palestinese, quando è stato colpito dal fuoco”. Al momento, non è noto da dove provenissero gli spari.