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Freddie Mercury: la biografia, i problemi alla voce e la morte

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La storia di Freddie Mercury, l'indimenticabile voce dei Queen, fino ai suoi ultimi giorni di vita.

Freddie Mercury prima di diventare l’amatissimo front man dei Queen fece ogni tipo di umile lavoro e suonò in piccole band. La sua morte ha lasciato un grande vuoto nel mondo della musica e i fan dei Queen sono ancora oggi milioni in tutto il mondo. Freddie Mercury resta un eterno Dio della musica.

Freddie Mercury: la biografia

Nato a Zanzibar il 05 settembre 1946 dove lavorava il padre, famiglia di origine indiana, all’età di 7 anni fu mandato a studiare in India presso un prestigioso college a Mumbai il St. Peter College, dove si fece subito notare per le sue doti sportive ma anche canore. Il preside scrisse ai genitori per consigliare delle lezioni di musica e così Freddie imparò a suonare il pianoforte.

Con quattro compagni fondò il gruppo musicale The hectics, esibendosi in feste private. Nel 1964 fece ritorno a Zanzibar all’età di 18 anni, ma per via della Rivoluzione si trasferì con la famiglia in Inghilterra, vicino Londra esattamente a Feltham, dove continuò i suoi studi e lavorò come facchino addetto bagagli e magazziniere. Proseguì studi nell’ Earling Art College di Londra, guadagnandosi da vivere scrivendo per una testata locale.

I problemi alla voce di Freddie Mercury

La musica è sempre stata la sua passione. Ha scritto i testi per altre band fino al 1970 data in cui fondò il suo gruppo rock “I Queen“, insieme agli amici che divennero i suoi compagni di viaggio nella musica. Il chitarrista Brian May, il batterista Roger Taylor, il bassista John Deacon e Freddie che si occupava del pianoforte e voce. Poi i concerti, vere esibizioni, spettacoli dove Freddie Mercury era la voce principale del gruppo regalando ai fan la musica che solo i Queen in quegli anni hanno saputo fare.

Da uno spettrografico è emerso che la sua voce superava ben quattro ottavi interi e i medici hanno persino concluso che difficilmente il suo primato potrà essere uguagliato. La sua voce fu unica fino a quando ha contratto l’AIDS. Dopo la conferma della diagnosi cominciò un periodo molto difficile della vita dell’artista. La malattia gli provocò dolore alla mandibola e alla corde vocali ma Freddie non ne parlò mai con gli altri componenti del gruppo e continuò a presenziare ai concerti. Soltanto quando i dolori diventarono troppo forti confessò come racconta un suo amico: “Freddie ci ha chiamato nella sua abitazione e ci ha confessato il suo male e quanto lui stesse soffrendo”. Nel 2018 è uscito un film che racconta la storia di Freddie Mercury e del gruppo musicale più famoso del mondo.

Gli amori del cantante dei Queen

Tutti erano a conoscenza dell’omosessualità di Freddie eppure per molti anni ha convissuto con una donna Mary Austin che rimase con lui fino alla morte. Si sono conosciuti quando Mary aveva 19 anni, l’aveva assunta come segretaria per gestire le sue pratiche e trascorrevano molto tempo insieme. Fu lei che negli ultimi mesi di malattia si prese cura del cantante.

Anche il suo assistente personale Freestone Peter non lo lasciò mai solo. L’ultimo amato compagno Jim Hutton era un parrucchiere con cui condivise giorni bellissimi. La loro storia durò 7 anni come descrive anche in un libro “Mercury and me” pubblicato nel 1994, dove parla del suo rapporto con Freddie. Jim e Freddie si conobbero in un locale e, come descritto nel libro, a fare il primo passo fu il cantante. Il giovane morì nel 2010 per un tumore.

La morte di Freddie Mercury

L’assistente personale di Freddie Mercury negli anni è quello che ha rilasciato più dichiarazioni sugli ultimi giorni di vita e sulla morte del cantante. Raccontava di un Mercury distrutto dalla malattia, oltre a vari problemi alla bocca e a un piede. Negli ultimi mesi aveva avuto un tracollo veloce e l’insorgenza di una broncopolmonite lo ha portato alla morte. Era il 24 novembre 1991, il medico aveva appena finito di visitarlo ma poco dopo l’uomo non respirava più.

I funerali si svolsero a Kensal Green Cemetery e, rispettando le sue volontà, il suo corpo fu cremato. Dopo il funerale ci fu la lettura del testamento dove erano scritte le sue ultime volontà: la metà dei beni furono dati a Mary Austin, altra metà alla sua famiglia, al suo Jim oltre a 500 mila sterline aveva comprato prima della morte un appezzamento di terra in Irlanda a Carlow, mentre all’assistente personale ha lasciato 500 mila sterline. Le ceneri come da richiesta di Mercury furono affidate a Mary Austin con la promessa di non dire mai dove le avrebbe disperse.