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Dove e come fare rinuncia all'eredità

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La rinuncia all'eredità è un atto con cui l'erede rifiuta liberamente il patrimonio di un defunto. Scopriamo qual è il procedimento preciso da seguire

La rinuncia all’eredità è un atto con il quale l’erede dichiara di non voler accettare il patrimonio del defunto per motivi personali o generali. Chiunque è libero di rifiutare un’eredità con testamento o senza valutando qualsiasi situazione, soprattutto quando i debiti del defunto sono superiori ai crediti. Esiste un procedimento preciso da seguire. Cercheremo di capire dove e come fare per rinunciare l’eredità.

Informazioni su dove andare

Se si rinuncia all’eredità, si rifiuta tutto il patrimonio del defunto. La rinuncia all’eredità deve essere presentata con una dichiarazione da consegnare al notaio o al cancelliere del tribunale. In seguito il documento viene conservato nel Registro delle successioni del Tribunale. Il procedimento può essere avviato quando nel documento sono assenti condizioni, termini e limitazioni. Il diritto di rinuncia all’eredità può essere esercitato entro 3 mesi dal giorno della morte del defunto ed entro 10 anni dall’apertura della successione. Tuttavia il periodo può essere abbreviato fissando una data di scadenza per accettare o rifiutare l’eredità. Inoltre è importante sottolineare che rinunciare ad un’eredità consiste nel rifiutare beni e debiti.

Come fare: consigli utili

La dichiarazione di rinuncia deve essere presentata prima della dichiarazione di successione e divisione dell’eredità. Il procedimento può essere avviato solo da soggetti maggiorenni dopo la morte del defunto. In caso di soggetti minorenni i genitori devono ricorrere ad un Giudice tutelare per richiedere l’autorizzazione di poter rinunciare al posto dei propri figli.

Per poter rilasciare la dichiarazione di rinuncia dell’eredità si deve prenotare prima un appuntamento e munirsi di tutti i documenti necessari. Gli eredi devono possedere il certificato di morte in carta semplice e dell’ultima residenza del defunto, copie del codice fiscale e del documento d’identità di chi rinuncia. Se sono presenti anche eredi interdetti, non bisogna dimenticare di consegnare anche una copia dell’autorizzazione del giudice tutelare.

Conseguenze e costi

Rinunciare all’eredità significa rifiutare di essere erede nella successione. Se abbiamo figli e discendenti, ma abbiamo ascendenti l’eredità rifiutata spetta automaticamente a loro. Se invece non vi sono discendenti e ascendenti, la quota spetta ai coeredi che sono coloro che sono stati chiamati come noi alla successione. La rinuncia all’eredità può essere revocata entro 10 anni e non oltre. In questa maniera si dimostra che si ha cambiato idea riguardo al rifiuto all’eredità.

Si tratta di una scelta personale e volontaria che deve essere tenuta in conto da tutti i soggetti coinvolti che valutano la consistenza del patrimonio, quali sono i possibili vantaggi e svantaggi di tale atto.

Bisogna anche ricordare che rinunciare al’eredità non è gratuito, ma diversi costi da considerare. Quando il soggetto si rivolge al Tribunale e al notaio, deve presentare una marca da bollo di 16 euro per gli atti giudiziari, 200 di imposta di registrazione di rinuncia ed ulteriori costi del notaio.