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Il gatto siamese è di origine orientale e per molti anni è stato adottato come animale da compagnia. Amano il contatto umano, e non sono predisposti per stre da soli a lungo. In generale, il siamese è una razza forte; però soprattutto nei cuccioli, le infezioni respiratorie sono abbastanza comuni.
Le infezioni respiratorie
Le infezioni respiratorie derivarno da virus, batteri e contagi da gatti infetti. I gatti siamesi affetti da questa patologia starnutiranno più del dovuto, avranno maggiori secrezioni da naso e occhi, saranno stanchi e appariranno depressi. La malattia degenera se il gatto risulta inappetente; bisogna immediatamente portarlo dal veterinario e alimentarlo tramite flebo. I cuccioli sono i più predisposti a questo tipo di malattia, quindi è bene tenerli lontani da possibili fonti di contagio.
Anestesia
I gatti siamesi sono più sensibili all’anestesia rispetto ad altre razze, spesso a causa di una reazione allergica del gatto verso il tipo di anestesia utilizzata. I veterinari dovrebbero conoscere i vari tipi di allergia di questa razza e consigliare al proprietario come ridurre eventuali rischi.
Cardiomiopatia
La cardiomiopatia è una malattia cardiaca che provoca l’ingrossamento del cuore, impedendo al cuore di pompare ossigeno. E’ più comune nei gatti adulti o anziani. I sintomi sono mancanza di movimento, il collasso e la difficoltà respiratoria. Però, visto che i gatti sono molto abili a nascondere disagi fisici, è probabile che la malattia venga notata solo quando è già in uno stadio avanzato.
