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I soldati russi che si sono sparati alle gambe per non combattere

Un soldato russo preso prigioniero

Una pratica molto comune nelle forze armate svelata dalla testata bielorussa Nexta: i soldati russi che si sono sparati alle gambe per non combattere

La notizia arriva dalla testata bielorussa Nexa, notoriamente non molto vicina alla linea del governo Lukashenko amico di Vladimir Putin: ci sarebbero soldati russi che si sono sparati alle gambe per non combattere. Secondo questa lettura non confermata da documenti video ma molto verosimile il fenomeno avrebbe attecchito soprattutto fra i coscritti. In buona sostanza i giovani ed inesperti militari di leva non reggerebbero alla tensione dei combattimenti reali, perciò ferendosi o “si consegnano” al nemico o usando munizioni ucraine si guadagnano cure mediche che evitano loro il macello del fronte. 

Soldati russi che si sono sparati alle gambe: la tesi di Nexta 

E così mettono fine ad uno stress da disturbo traumatico che ne mina la saldezza psichica. Nexta evidenza anche come queste scelte possano essere figlie di una sorta di “crisi di coscienza” dei militari, non convinti affatto che gli ucraini siano il nemico. Tuttavia il dato empirico è che più dell’empatia “verso” le divise di Kiev potrebbe la paura “delle” divise di Kiev, e di quello che potrebbero fare. I media ha comunque una serie di intercettazioni che almeno contestualmente avvalorerebbero la notizia. 

Le intercettazioni: “Lo hanno fatto per andarsene a casa”

In essa si sente dire: “Ci hanno sparato contro per 14 giorni. Abbiamo paura. Stiamo rubando il cibo, facendo irruzione nelle case. Stiamo uccidendo i civili”. Poi il frame prosegue con un dialogo, un po’ forzato invero, fra due soldati russi che si confidano: “Ufficiali russi si sono sparati alle gambe per andarsene a casa. Ci sono corpi ovunque”. E ancora, un soldato spiega ai commilitoni che è “alla ricerca di munizioni ucraine per potersi sparare alle gambe e finire in ospedale”. Resta da capire se per munizioni ucraine i russi intendano quelle 5,56 Nato in dotazione a molte armi individuali utilizzate dai fanti giallo-azzurri, perché le “munizioni ucraine” vere e proprie non esistono: sono esattamente le stesse che usano i russi.