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Iban sull'epigrafe, il parroco non celebra il funerale

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Il titolare della parrocchia non ha celebrato il funerale della donna che aveva fatto scrivere l'iban sull'epigrafe in sostegno della figlia.

Dal gesto di estremo amore di una mamma  – che aveva indicato il codice IBAN per aiutare la figlia a terminare gli studi universitari – alla polemica: il parroco titolare della parrocchia non ha officiato i funerali della donna, affidati a un prete in pensione.

La singolare storia dell’IBAN sull’epigrafe

La storia di Sonia Campagnolo – la mamma di Carmignano di Brenta che aveva fatto incidere il codice IBAN sull’epigrafe per sostenere gli studi universitari della figlia – in breve tempo ha fatto il giro dei media nazionali e del web, per la particolarità del gesto della donna, preoccupata – quando era ancora in vita – per il futuro della figlia che aveva cresciuto da sola.

In realtà fin da subito, la maggior parte dei giornali aveva riportato che la famiglia della ragazza non versa in particolari situazioni di indigenza.  Quindi, chiunque avesse deciso in questi giorni di fare un versamento sul conto indicato dalla donna, molto probabilmente era a conoscenza di questa situazione.

Iban sull’epigrafe, le preoccupazoni di Sonia

Ovvio che ognuno avrà la sua opinione di questa particolare storia  ma qualunque madre o padre che abbia figli che studiano all’università sa che non occorre versare in condizioni di assoluta povertà per incontrare difficoltà nell’affrontare tutte le spese necessarie a concludere un percorso universitario. Soprattutto nel caso di Lisa che era vissuta solo con la mamma e ora può contare sull’aiuto dei nonni materni.

Insomma,  ognuno può avere la sua opinione sulle modalità del gesto di questa mamma angosciata per il futuro della figlia ma i suoi timori non  possono che considerarsi fondati, considerato anche il particolare contesto di post- pandemia che stiamo vivendo.

Il parroco contario all’Iban sull’epigrafe

Eppure, dall’estremo gesto di amore di una madre si è passati, nell’arco di pochi giorni, alla polemica. Da quanto riporta il Corriere del Veneto, Don Egidio , il titolare della parrocchia dove si sono svolti i funerali di Sonia Campagnolo, per tutta la durata della funzione religiosa non si è mosso dalla canonica.  A celebrare per lui l’ultmo saluto alla 47enne, c’era Don Luigi, prete andato in pensione diversi anni fa.  

Il motivo lo ha spiegato lo stesso parroco al Corriere del Veneto: “Io servo il Signore da 42 anni  ma un Iban sull’epigrafe non l’avevo mai visto. Negli ultimi 16 mesi ho fatto 102 funerali di cui 12 Covid, seguo 2.250 famiglie e ne assisto 39 di veramente povere. Compriamo loro da vestire, paghiamo l’affitto, copriamo le bollette. Questo è il paese, poi vedo un Iban su un’epigrafe e mi chiedo: cos’è successo? Quella famiglia è diventata improvvisamente povera? No, non lo è. Ho fatto visita a Sonia due settimane fa, suo padre Piero frequenta la parrocchia, lui stesso è membro del gruppo della Caritas e sa perfettamente cosa vuole dire averne e non averne”.

Gli amici al fianco di Sonia

Ad ogni modo gli amici di Sonia hanno invece preso a cuore l’ultimo desiderio di Sonia e  deciso di aiutare la figlia a terminare i suoi studi. Perchè, come hanno sottolineato, il suo era un gesto d’amore che andava oltre il discorso economico. La richiesta di proteggere sua figlia ora che lei nella sua vita terrena non poteva più farlo.