Alice Fossi
Anno nuovo, propositi nuovi (o vecchi?): di nuovo l’occasione per stendere quella famosa lista che seguiremo (la seguiremo?) per tutto il 2017.
Quali propositi per l’anno nuovo?, quale altre modifiche desidereremmo apportare alla nostra vita, prendendo l’occasione del nuovo anno alle porte?. C’è chi stila liste, c’è chi attacca post-it sulle pareti, sullo schermi del PC o in bagno, c’è chi ne parla con gli amici, c’è chi progetta a bassa voce; tutti a pensare alle mancanze, ai nuovi obiettivi e alle speranze, come se il nuovo anno ci donasse una ventata di novità che non possiamo non cogliere al volo, sfruttarla per cercare di migliorarci o modificare qualcosa della nostra vita.
L’anno nuovo ci spinge al cambiamento, effettivo o meno, e a riflettere su questi famosi propositi che spesso non raggiungiamo, ma che ci danno, in una certa maniera, la spinta per migliorare, per apportare qualche cambiamento alla nostra vita.
I buoni propositi, secondo il mio personale punto di vista, si dividono in due categorie: quelli troppo generali e normalmente irrealizzabili, o realizzabili su più anni, e quelli piccoli, più dettagliati, che hanno una piccola speranza di essere “acchiappati”, di essere fatti nostri.
Poi ci sono i propositi “abituali”, quelli che sempre ritroveremo nelle nostre vecchie speranzose liste e che continueremo, imperterriti, combattivi, a inserire. In quest’ultima categoria troveremo, ad esempio: “mangiar sano e perdere i (famosi) chili di troppo”, “fare più attività fisica” (no, la camminata alla fermata del bus non conta!), “provare il bungee jumping” (proprio perché è dovuto finire su una di queste liste è probabile che non succederà mai), “sistemare la casa” (c’è sempre qualcosa da sistemare) e, udite udite, “studiare, ancora e ancora, l’inglese“!.
Insomma è elettrizzante, in un certo senso, pensare di poter restar fedeli a tutti i nostri propositi durante l’anno, ma diciamocelo, la cosa pare a tutti vagamente impossibile; realizzarne qualcuno, certo che si, ma tutti, è fantascienza!, e ce ne renderemo conto presto: quando la nostra lista diventerà solo un altro foglio sul frigo, quando ci farà spuntare sulla faccia un lieve sorriso e capiremo che un altro anno sta passando, rapido.
