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Il gasdotto Yamal si ferma: come si comporterà l'Europa?

gasdotto Yamal

Ucraina, fermo il gasdotto Yamal: da qui passa il 10% del gas russo verso l'Europa.

Fermo il gasdotto Yamal in Ucraina. Già lo scorso 3 marzo la produzione era fortemente diminuita, per poi interrompersi completamente. Ad annunciare lo stop del gasdotto è stata la società tedesca Gascade. Il suo tracciato percorre la Polonia per giungere fino alla Germania. Yamal risulta essere uno dei tre gasdotti tramite cui l’azienda energetica russa Gazprom convoglia il suo gas naturale verso l’Europa.

Dal gasdotto Yamal passa quasi il 10% delle forniture del gas provenienti dalla Russia. Il gas russo è comunque confluito in Italia dal valico di Tarvisio (Udine) senza problemi, con 82 milioni di metri cubi sui 300 di fabbisogno giornaliero. Di conseguenza, il nostro Paese, almeno per ora, non avrà ripercussioni.

Gasdotto Yamal fermo: Bruxelles è già al lavoro

Vista la situazione, Bruxelles sta già lavorando alacremente per “diversificare le fonti di energia”. Lo ha annunciato la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. Si sta al momento cercando di definire un “energy compact” per far fronte al caro prezzi, che sarà presentato a breve.

L’Ue: indipendenza energetica dalla Russia

Ursula von der Leyen ha comunicato che l’intenzione è essere “indipendenti dal gas, dal petrolio e dal carbone russo”. A concordare con la Von der Leyen anche Roberta Metsola. Come riporta Repubblica, la presidente del Parlamento europeo auspica al trasferimento della “sicurezza energetica” nelle “fondamenta” dell’Ue.